Gabon: dalla Plenaria dei vescovi invito alla riconciliazione
“Riconciliarsi con Dio e gli uni con gli altri”: è questo l’invito lanciato ai fedeli
dalla Conferenza episcopale del Gabon, al termine della Plenaria ordinaria. Inaugurata
il 15 gennaio, l’Assemblea si è conclusa domenica scorsa, con una Messa solenne nella
cattedrale di Nostra Signora dell’Assunzione, a Libreville, presieduta da mons. Jan
Romeo Pawlowski, nunzio apostolico in Gabon e Congo. Nel messaggio diffuso al termine
dei lavori, i presuli del Paese hanno richiamato ai fedeli l’importanza di accostarsi
“continuamente al sacramento dell’Eucaristia e di impegnarsi quotidianamente per cambiare
la società”. “Il mondo di oggi – hanno detto i vescovi – ha più bisogno di testimoni
che di maestri; per questo, esortiamo tutti a dare innanzitutto testimonianza della
fede, divenendo protagonisti della giustizia, della riconciliazione e della pace in
Gabon, nelle comunità ecclesiali, familiari e professionali”. Di qui, l’appello reiterato
ai cittadini: “Non abbiate paura di impegnarvi nella vita culturale, economica, sociale
e politica, nel momento in cui occorre prendere decisioni per orientare il presente
e preparare l’avvenire del Paese”. Tanti e diversi i temi affrontati nel corso della
Plenaria: dalla riflessione sulla riunione nazionale delle Commissioni Giustizia e
pace, tenutasi a maggio 2012, al bilancio sul terzo Congresso panafricano dei laici
cattolici, svoltosi a Yaoundé lo scorso settembre. Centrale anche la presentazione
dell’Anno della fede e della Lettera apostolica di indizione, Porta fidei, di Benedetto
XVI: a parlarne, in particolare, è stato mons. Patricj Nguéma Edou, vicario generale
dell’arcidiocesi di Libreville. Quanto all’omelia pronunciata da mons. Pawlowski nella
Messa conclusiva, in essa si è fatto riferimento alla necessità di “costruire un mondo
di pace e di rispetto dei diritti umani fondamentali, di protezione della vita e della
dignità umana”. “Oggi si ha l’impressione – ha detto il nunzio apostolico – che la
nostra società sia invasa da malfattori, perché il bene ed il positivo vengono emarginati”.
Di qui, l’esortazione del presule ad investire sull’educazione dei bambini. Infine,
mons. Pawlowski ha invitato i fedeli ad affidarsi alla Vergine Maria “per un futuro
più degno e più umano” e per evitare il rischio che “il mondo precipiti nel disastro”.
(I.P.)