Dal Papa il segretario generale del Partito comunista del Vietnam, prima volta nella
storia
Importante udienza quella che si è svolta ieri mattina in Vaticano, dove Benedetto
XVI ha ricevuto il segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista
del Vietnam, Nguyên Phu Trong, il quale si è poi intrattenuto a colloquio con il cardinale
segretario di Stato, Tarcisio Bertone, e l’arcivescovo, Dominique Mamberti, segretario
per i Rapporti con gli Stati.
“E’ la prima volta – spiega una nota della Segreteria
di Stato – che un Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam incontra il
Sommo Pontefice ed alti responsabili della Segreteria di Stato. Nei cordiali colloqui
– si legge ancora nel comunicato – sono stati trattati temi di interesse per il Vietnam
e la Santa Sede, esprimendo l’auspicio che presto possano essere risolte alcune situazioni
pendenti e che possa rafforzarsi la proficua collaborazione esistente”.
Lo
sviluppo dei recenti rapporti tra Vietnam e Santa Sede rappresenta il risultato di
un lungo percorso che risale agli Anni ’90. Era, infatti, il 1992 quando per la prima
volta una Delegazione della Commissione governativa per gli Affari Religiosi della
Repubblica Socialista del Vietnam faceva il proprio ingresso in Vaticano. Ma è nel
2007 che s’interrompe ufficialmente il lungo silenzio diplomatico tra i due Stati,
durato un trentennio. Il servizio di Stefano Leszczynski:
Il lungo processo
di riavvicinamento tra Santa Sede e Vietnam, iniziato negli anni Novanta dopo quasi
un ventennio di silenzio diplomatico, conosce una svolta nel marzo del 1999, quando
la Sala Stampa Vaticana informa che, tra i temi trattati dalla delegazione vaticana
e le autorità governative vietnamite ad Hanoi, c’è allo studio anche la possibilità
di una ripresa dei rapporti diplomatici tra la Santa Sede e il Vietnam.
Il
27 maggio del 2000 avviene in Vaticano uno storico incontro tra il Ministro degli
Affari Esteri della Repubblica Socialista del Viêt Nam, signor Nguyên Dy Nien, e l’allora
Segretario per i rapporti con gli Stati, mons. Jean-Louis Tauran. Ulteriori passi
in avanti verso la normalizzazione dei rapporti tra i due Stati avvengono nel giugno
2001 in seguito ad una nuova visita ad Hanoi della delegazione vaticana. Identici
i risultati l’anno successivo, seppure con alcuni progressi in merito alla vita della
Chiesa cattolica nel paese ed alla nomina dei vescovi.
Il 29 novembre del 2002
in Vaticano ancora un incontro al vertice tra il vice primo ministro della Repubblica
Socialista del Viêt Nam, il cardinale segretario di Stato, Angelo Sodano, e il Segretario
per i Rapporti con gli Stati, mons. Tauran.
Oltre ai temi di politica internazionale,
nel colloquio si affrontano questioni relative all’evoluzione economica e sociale
in corso nel Vietnam, nonché la necessità di intensificare la cooperazione fra la
Chiesa e lo Stato a beneficio dell’intera società vietnamita.
Il lavoro della
delegazione vaticana prosegue con la consueta cadenza e - a cavallo di giugno e luglio
del 2005 - avviene in Vaticano la seconda visita una delegazione della Commissione
governativa per gli Affari Religiosi della Repubblica Socialista del Vietnam (la prima
risaliva al 1992).
La svolta nei rapporti tra Santa Sede e Vietnam avviene,
pur tra mille difficoltà, il 25 gennaio 2007 con lo storico primo incontro in Vaticano
tra il primo ministro della Repubblica Socialista del Vietnam, Nguyên Tân Dung, e
il Santo Padre Benedetto XVI. Nella nota rilasciata dalla Sala Stampa vaticana si
sottolinea come pur in un ambito di progressi verso la normalizzazione dei rapporti
bilaterali e di apertura di maggiori spazi di libertà religiosa siano stati affrontati
i problemi ancora aperti “cosicché i cattolici possano dare sempre più efficacemente
il loro positivo contributo per il bene comune del Paese, la promozione dei valori
morali, in particolare nella gioventù, la diffusione di una cultura della solidarietà
e l’assistenza caritativa in favore dei ceti più deboli della popolazione. I progressi
nei rapporti tra Chiesa cattolica e governo in Vietnam e nei rapporti tra i due stati
compiono piccoli ma significativi passi avanti ad ogni viaggio della delegazione vaticana.
Nel 2008, viene chiusa la controversia relativa al palazzo della nunziatura apostolica
che il governo vietnamita restituisce alla Chiesa cattolica e nello stesso anno rinasce
dopo 30 anni di assenza la Caritas vietnamita, bloccata dal 1976 nelle sue attività
sociali. Il 24 giugno del 2009 la visita ad Limina dei vescovi vietnamiti conferma
il progresso nei rapporti tra Stato e Chiesa in Vietnam, seppure a piccoli passi.
E’
ancora il 2009 quando tra le notizie di periodiche vessazioni nei confronti dei cattolici
vietnamiti, la Chiesa locale celebra il suo Giubileo: 350 anni dalla erezione delle
due prime diocesi e i 50 anni della gerarchia cattolica.
L’11 dicembre dello
stesso anno Benedetto XVI riceve in Vaticano il presidente del Vietnam Nguyen Minh-Triet.
Evento significativo nelle tappe di riavvicinamento tra i due Stati è stata la nomina
il 13 gennaio 2011 da parte di Benedetto XVI del nunzio mons. Leopoldo Girelli come
Rappresentante Pontificio non–residente per il Vietnam.
A partire dal 2009
- e in particolare dal mese di febbraio - prendono il via gli Incontri del Gruppo
Congiunto di Lavoro Vietnam-Santa Sede. Il secondo incontro è in Vaticano nel 2010,
il terzo nuovamente ad Hanoi nel febbraio dello scorso anno (2013). In tutte e tre
le occasioni, passi avanti significativi sono stati compiuti in materia sia di Rapporti
Chiesa-Stato, sia di rapporti bilaterali, di libertà religiosa nel paese asiatico.
Un quarto incontro è già previsto in Vaticano, anche se con data da definirsi.