Esercizi spirituali quaresimali. Ravasi: "Ho scelto i Salmi perchè sono il libro del
dialogo tra Dio e l'uomo"
"Come ricordava
Roland Barthes, gli 'Esercizi spirituali' dovrebbero riguardare tutti, non solo i
credenti, ma anche gli umanisti. Perché sono 'esercizi dell'anima', una vera e propria
'radicale esperienza umana'". E' una riflessione del card. Gianfranco Ravasi,
presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, incaricato da Benedetto
XVI di predicare gli Esercizi spirituali quaresimali per il Papa e la Curia,
in programma dal 17 al 23 febbraio. "Il Pontefice - racconta il porporato ai
nostri microfoni - mi ha detto di essere curioso d vedere come svilupperò questo percorso
di riflessioni che dura ben 17 tappe. Sono emozionato ma anche sereno perché ho scelto
un tema biblico e questo dialogo avverrà all’interno dell'ambito delle persone
che lavorano con il Santo Padre e che quindi sono, in un certo senso, miei colleghi.
Sarà un’atmosfera emozionante ma anche, forse, familiare". 'Ars orandi, ars
credendi: il volto di Dio e il volto dell’uomo nella preghiera salmica' è il tema
che ho scelto per questi esercizi" spiega ancora Ravasi. "Ho pensato che proprio
il Salterio avrebbe potuto essere la rappresentazione perfetta del volto di Dio e
del volto dell’uomo". "I salmi dimostrano, infatti, che la rivelazione di Dio
non è un soliloquio solitario di Dio nel suo orizzonte dorato, ma è un dialogo e nel
dialogo ci dev’essere anche la risposta dell'uomo". "Ho scelto per l’Anno della Fede,
per parlare della fede, proprio un libro in cui della fede parla Dio, e al tempo stesso
anche per l’uomo, che reagisce e risponde con la sua fede". Il cardinale ha già preparato
i testi di queste riflessioni che - annuncia ai nostri microfoni - saranno pubblicati
a marzo daMondadori in un volume il cui titolo provvisorio è
'L'incontro', destinato a proporre gli esercizi spirituali anche ai non-credenti.
Ma, il card. Ravasi, anticipa ai microfoni della Radio Vaticana anche le prossime
attività del dicastero vaticano per la cultura. La Plenaria sul tema 'Culture
giovanili emergenti' che si svolgerà dal 6 al 9 febbraio e il prossimo appuntamento
romano del 'Cortile dei gentili', in programma il 21 marzo e dedicato al mondo del
giornalismo. "Apriremo la plenaria il 6 febbraio con una provocazione, un concerto
rock all'Università Lumsa e una riflessione su come la musica sia un linguaggio giovanile
che può trasmettere domande importanti sul senso della vita. Ma l'avvio della
giornata sarà l'udienza con Benedetto XVI che traccerà i percorsi da seguire durante
la plenaria, caratterizzata da una continua interazione con gli stessi giovani. I
linguaggi dei giovani, la mancanza di maestri e il rischio di una morale soggettiva,
le loro domande che spesso non trovano risposte nel mondo adulto, saranno alcune piste
che seguiremo indagando le culture giovanili ". "Il Papa - conclude Ravasi - quando
m'incontra mi chiede sempre notizie sull'attività del 'Cortile dei gentili'. L'appuntamento
romano dedicato al mondo del giornalismo a Roma, il 21 marzo, quello di aprile a Catanzaro
sui temi sociali, la corruzione e l'illegalità, e quello di Marsiglia dedicato a Camus
e Ricouer, sono alcune delle prossime tappe della struttura dedicata a promuovere
il dialogo con i non-credenti". (Intervista a cura di Fabio Colagrande)