Benedetto XVI all’Azione Cattolica: rinnovato slancio per la testimonianza evangelica
Si è aperto lunedì pomeriggio, alla Domus Mariae a Roma, il Convegno nazionale
degli assistenti di Azione Cattolica sul tema "Assistenti adulti per adulti nella
fede" per riflettere proprio sulla figura dell’assistente e sulla sua identità. L’evento
si chiuderà domani. Nell’occasione, Benedetto XVI ha indirizzato ai partecipanti un
messaggio, a firma del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone. Il Papa esprime
apprezzamento per l’iniziativa “volta ad approfondire, nell’anno della fede, aspetti
significativi della missione della Chiesa nel mondo”. Il Pontefice auspica, dunque,
che questo Convegno susciti nei partecipanti “rinnovato slancio apostolico per la
generosa testimonianza evangelica” e “la saggia guida pastorale nell’associazione
e nell’intera comunità”.
“La presenza di un sacerdote che accompagni, guidi
e sostenga il cammino dell’Azione Cattolica nelle sue varie articolazioni – sottolinea
un comunicato dell’Associazione - fa parte della storia e della vita dell’Ac, da sempre
convinta che solo se si hanno assistenti ‘adulti’ si è in grado di accompagnare realtà
associative che hanno come compito la formazione di laici caratterizzati da una fede
adulta e pensata, capaci di essere lievito di comunità cristiane in un tempo di frammentazione,
attenti a re-imparare a fare discernimento, a trovare spazi per confrontarsi ed assumere
decisioni in comune che siano orientate dal Vangelo”.
Il Convegno degli assistenti
Ac – prosegue il comunicato - intende riflettere a partire dal riconoscimento che
l’idea di adulto inteso come persona ‘arrivata’, dotata di stabilità, non è più sostenibile.
Anche nell’ambito della fede, anzi, soprattutto in esso” – si osserva - la persona
adulta, un assistente di Ac ‘adulto’ è chiamato “a porsi in atteggiamento di ricerca,
di accoglienza, a compiere dei percorsi, a ridefinire il proprio essere discepolo
di Gesù nel mutare delle situazioni, dei contesti, anche in relazione alle diverse
accentuazioni dei contenuti della fede che la Chiesa pratica nel suo cammino. Una
fede statica – conclude il comunicato - con la presunzione di averla acquisita una
volta per sempre, conservata come un oggetto immutabile, difficilmente è vitale”.