2013-01-19 19:18:16

Vendola "apre" a Monti. Bersani dice no alla patrimoniale


Il leader di Sel, Nichi Vendola, apre a Monti, seppur con molte condizioni. Per Vendola, “il premier fa autocritica e corregge alcune delle sue controriforme è un fatto positivo, si può costruire un compromesso importante”. Intanto il segretario del Pd Bersani mette in guardia: chi prende più voti governa. Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Nichi Vendola apre a Monti, Ingroia chiude al Pd. La sinistra guarda dunque in modo diverso al dopo voto. Quella del leader di Sel, alleato del Pd, sembra una vera svolta. Se Monti fa autocritica e corregge alcune delle sue controriforme, dice Vendola, è possibile costruire un compromesso importante sulle riforme. Parole che provocano dure critiche da avversari politici come il segretario della Lega, Maroni; e da potenziali alleati, come il leader dell’Italia dei Valori, Di Pietro. Monti è il vero nemico, sostiene da parte sua il leader di Rivoluzione civile, Ingroia, che dice no al patto di desistenza con il Pd e anzi annuncia la rottura con Bersani. Da parte sua il candidato premier del centrosinistra, che ha presentato la candidatura di Ambrosoli per la presidenza della Regione Lombardia, replica: mai pensato alla desistenza, semmai ad un atto di responsabilità per battere Berlusconi. Ma il tema centrale della campagna elettorale è la crisi. Bersani sottolinea: non bisogna inseguire la recessione con una manovra dietro l’altra. Quanto all’ipotesi di patrimoniale sollecitata da Vendola, Bersani dice: abbiamo già l’Imu che va resa progressiva. Imu che invece Berlusconi intende subito abolire sulla prima casa. Il Pdl intanto è alle prese con la questione etica nella composizione delle liste dei candidati: rinuncia in modo polemico l’ex ministro Scajola, nessun passo indietro invece da Dell’Utri.







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