2013-01-19 13:57:09

Myanmar: appello dei leader cristiani per la fine degli scontri nel Kachin


Di fronte al nuovo intensificarsi del conflitto armato tra le forze governative e i separatisti dell’Esercito per l’indipendenza del Kachin, in corso nel nord del Myanmar al confine con la Cina da ormai un anno e mezzo, le Chiese cristiane birmane hanno rivolto un pressante appello per la pace. In una nota congiunta il presidente della Conferenza episcopale birmana, mons. John Hsane Hgyi, e il presidente del Consiglio delle Chiese del Myanmar (MCC), il pastore protestante Yin Yin Maw, chiedono la fine scontri sul terreno e dei bombardamenti aerei governativi per permettere l’accesso nella regione di osservatori internazionali. “La pace è possibile - sottolinea la nota, citata dall’agenzia Ucan. Tutte le parti coinvolte dovrebbero ritornare al tavolo dei negoziati, se necessario, anche con l’aiuto di facilitatori neutrali”. L’intervento dei leader cristiani birmani interviene dopo un mese di intensi combattimenti che hanno causato finora più di 100.000 sfollati. Un intervento giudicato da alcuni tardivo, ma che il segretario generale del Mcc Shwe Lin giustifica con la necessità di fare arrivare ai belligeranti un messaggio ponderato al momento opportuno. La guerra nello Stato di Kachin continua nonostante le aperture avviate dal regime militare birmano dopo decenni di dittatura. Un anno fa a suscitare qualche speranza era stata anche la firma di un accordo di pace tra l’esecutivo e un altro gruppo ribelle, attivo nelle regioni meridionali abitate in prevalenza dall’etnia Karen. (L.Z.)







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