Fisco, natalità, scuola: in vista delle elezioni il Forum delle Famiglie si rivolge
alla politica
Una Piattaforma valoriale e operativa da sottoporre ai candidati alle prossime elezioni
politiche. E’ stata presentata stamani, in conferenza stampa a Roma, dal Forum delle
Famiglie. Contiene sette proposte che vanno dal fisco alla scuola, dalla promozione
della vita al welfare. I candidati che le condivideranno potranno disporre di un logo
“Io corro per la famiglia” a conferma della propria adesione. Per saperne di più,
Adriana Masotti ha intervistato Roberto Bolzonaro, vicepresidente del
Forum:
R. – Noi chiediamo
sette "sì" al mondo della politica. Sono sette sì che riguardano aspetti fondamentali,
non solo per la famiglia italiana, ma proprio per tutta l’Italia. Noi partiamo da
alcuni concetti che sono: cosa serve all’Italia per avere un futuro, cosa serve all’Italia
perché ci sia effettivamente un progetto che va avanti e che non si ferma? Tutto questo
deve passare necessariamente per la famiglia. Allora, prima di tutto chiediamo l’equità
fiscale. L’equità fiscale è fondamentale. Noi viviamo in un mondo in cui la famiglia
è vessata, paga troppe imposte e non si tiene conto del carico familiare. Quindi,
chiediamo con forza l’applicazione di strumenti adeguati quali il "fattore famiglia".
Il fattore famiglia è un mezzo corretto di applicare la fiscalità in base alla capacità
contributiva delle famiglie stesse. Poi, chiediamo la cittadinanza della famiglia,
cioè che la famiglia sia riconosciuta come soggetto sociale e sia il centro di tutte
le azioni della politica. La politica, in qualsiasi modo si muove, deve tener conto
che c’è una famiglia che, nel bene oppure nel male, ne paga oppure ne ha le conseguenze.
Ancora, un sì al sostegno della vita, della natalità e delle famiglie giovani. Quindi,
favorire la nascita di nuove famiglie, andare incontro alle esigenze delle famiglie
stesse con un sì deciso alla vita, fin dal momento del concepimento. Inoltre, lo sviluppo
del lavoro: conciliare famiglia e lavoro diventa sempre più difficile e questo va
a scapito non solo delle relazioni familiari, ma anche della qualità stessa dell’educazione
dei nostri figli, della cura che la famiglia deve avere per i propri componenti. Sì
alla libertà di educare, alla scuola per tutti, all’importanza che la scuola sia libera
e ci sia la possibilità di scelta da parte delle famiglie su quale tipo di scuola
frequentare in maniera reale e positiva. Sì a un Paese sussidiario, solidale e accogliente.
Questo riguarda anche tutte le situazioni difficili di immigrazione che si sono create.
La famiglia è al centro di questo perché sia le famiglie italiane che le famiglie
di immigrati devono sentirsi integrati in un sistema Paese.
D. – Voi vi riservate
di verificare, dopo qualche mese, che cosa i politici che siederanno al parlamento,
avranno realizzato in concreto di ciò che si sono impegnati a promuovere. Però da
subito i candidati potranno apporre sul materiale di propaganda un logo…
R.
– Questo logo, “Io corro per la famiglia”, non è un marchio di qualità, nel senso
che noi non garantiamo per nessuno, è un marchio di adesione. Loro aderiscono a un
pensiero. Dicono sì, condividiamo questi sette punti e corriamo per quei sette punti.
Poi, se si impegnano a correre, andremo a verificare se hanno corso e che cosa in
realtà hanno fatto o meno. Lo abbiamo fatto con le Regioni, con risultati veramente
incredibili, nel senso che siamo riusciti a fotografare una situazione e capire effettivamente
chi ha raccontato favole o chi si è impegnato su questo.