Il cardinale Bertone: i sacerdoti, anche se diplomatici, non cedano mai alla routine
Il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone si è recato giovedì sera presso
la Pontificia Accademia Ecclesiastica a Roma per presiedere i Vespri di Sant’Antonio
Abate, Patrono della scuola che prepara i sacerdoti destinati al servizio diplomatico
della Santa Sede presso le varie nunziature o presso la Segreteria di Stato. “Come
ogni altra forma di ministero sacerdotale - ha detto il porporato - anche quello svolto
in questa particolare condizione conosca i suoi propri rischi. Tra di essi vi è quella
sorta di assuefazione, di adeguamento superficiale alla routine di ogni giorno, di
accomodamento a vuote formalità, che con il passare del tempo rischia di renderci
meno attenti alla dimensione soprannaturale del nostro lavoro quotidiano”. Il porporato
ha ricordato che con l’Anno della fede il Papa chiama “tutta la Chiesa ad una sorta
di pellegrinaggio verso l’essenziale, un pellegrinaggio che intende riportare tutti
al cuore dell’esperienza cristiana, che è l’incontro vivificante con il Cristo crocifisso
e risorto”. “Anche per noi – ha proseguito - che ci troviamo al servizio diretto del
Successore di Pietro, nei Dicasteri e uffici della Curia romana o nelle Rappresentanze
Pontificie, questo Anno vuole essere un tempo di grazia, un’opportunità per approfondire
il nostro radicamento nel Signore e riscoprire così il senso più genuino del nostro
servizio”. Di qui l’esortazione: “Maggiore sarà la vostra identificazione a Cristo,
e maggiori saranno la vostra passione per la vita della Chiesa, il vostro amore per
gli uomini di ogni popolo e nazione, la vostra capacità di costruire relazioni fraterne,
legami di collaborazione e di pace, per i quali la vita comunitaria attuale rappresenta
un’ottima propedeutica. Tutto ciò – ha sottolineato - vi consentirà di affrontare
con più coraggio le difficoltà, talora non lievi, che potrà richiedere il vostro ministero,
e di accettare con realismo anche quegli aspetti legati all’inevitabile fragilità
della natura umana, di cui non manchiamo di fare esperienza”. Il cardinale Bertone
non ha mancato infine di ricordare mons. Ambrose Madtha, nunzio in Costa d'Avorio,
morto lo scorso 8 dicembre in un tragico incidente automobilistico.