2013-01-17 15:57:58

Filippine: in vigore legge su controllo nascite. Il card. Sgreccia: aprirsi alla vita è una ricchezza


Nelle Filippine, in vigore da oggi la controversa legge sul controllo delle nascite, che metterà a disposizione delle classi meno abbienti metodi anticoncezionali e abortivi. Alla Chiesa locale, da sempre schierata per la salvaguardia della vita nascente e che ha impugnato la normativa per anticostituzionalità, il governo di Manila risponde che l’obiettivo della legge è quello di creare nella popolazione maggior benessere. Su questo equivoco, Giancarlo La Vella ha intervistato il cardinale Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita:RealAudioMP3

R. – E’ un equivoco che può anche determinare un inganno sulle popolazioni, perché in realtà la diminuzione programmata e controllata delle nascite e quindi della popolazione – a parte il fatto illecito che questa sia imposta dall’esterno e non lasciata alla responsabilità dei genitori – a lungo termine comporta un danno economico fondamentale. Molti stanno pensando proprio che occorre un alto livello – un proporzionato livello – di nascite perché il livello economico possa essere in attivo e in ripresa.

D. – Perché è difficile promuovere questi valori?

R. – Sono valori di coscienza che bisogna far passare, perché l’apprezzamento della vita deve venire ancor prima di sposarsi: quella di essere aperti alla vita va considerata una ricchezza. I figli sono una risposta alla vita con la vita, e questo anche come prospettiva di avvenire temporale, oltre che di ricchezza pedagogica, psicologica e familiare. Questo richiede una formazione delle coscienze a lungo termine e un’educazione alla responsabilità e alla verità.







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