Pakistan. La Corte suprema: Rimsha è innocente. Bhatti: sotto accusa per blasfemia
più di 400 persone
“Sono sollevato”: così Paul Bhatti, consigliere del ministro per l’Armonia nazionale
in Pakistan sulla decisione della Corte suprema di respingere il ricorso contro Rimsha
Masih, confermando così la sua innocenza. La 14enne cristiana, affetta da un disturbo
mentale, era stata accusata in base alla legge sulla blasfemia. Debora Donnini
ha raccolto il commento dello stesso Paul Bhatti:
R. - Mi sento
sollevato perché non pensavo che le persone che hanno accusato la ragazza facessero
ricorso alla Corte suprema. Quando il ricorso ci è stato notificato, mi sono un po’
preoccupato perché le cose in Pakistan non stanno andando molto bene.
D. -
Rimsha era stata accusata in base alla legge sulla blasfemia…
R. - Quando ho
appreso la notizia che era stata accusata mi sono subito preoccupato e abbiamo valutato
immediatamente che la ragazza era completamente innocente: tra l'altro, è molto, molto
povera. Per questo ho deciso di difenderla attraverso tutti i canali possibili. Sono
stato molto contento che in questo caso ho avuto anche l’appoggio dei leader religiosi
musulmani.
D. - Rimsha era stata accusata di aver bruciato pagine con frasi
del Corano...
R. - Sì. In seguito, abbiamo fatto esaminare questa cenere e
abbiamo verificato che era cenere di legno perché ho inviato personalmente in busta
chiusa, con una sorveglianza particolare, questa cenere al laboratorio che ha detto
che era cenere di legno bruciato. Inoltre hanno riscontrato che dentro la cenere c’erano
rami di erba fresca. Questo significa che qualcuno li aveva presi da fuori e li aveva
messi nella busta. Abbiamo sottoposto anche questo fatto al giudice perché questo
non poteva essere: se lei avesse bruciato (le pagine, ndr) in casa, come mai c’erano
dentro rami di erba fresca? Quindi abbiamo provato che questa accusa era falsa.
D.
- In base alla legge sulla blasfemia sono sotto processo centinaia di persone in Pakistan,
è così?
R. - Questa legge è stata applicata maggiormente dopo il 1985. Prima
del 1985, dopo l’indipendenza, c’era stato un caso di blasfemia. Dal 1985 ad oggi
sono state accusate quasi quattromila persone. Attualmente sono sotto accusa quasi
più di 400 persone, tra queste la maggioranza sono musulmani e sono in attesa della
sentenza da parte del giudice a vari livelli.