Egitto: estremisti islamici demoliscono una chiesa copta ad al Fayyum
Centinaia di islamisti ha demolito un edificio di proprietà della chiesa copta ortodossa
di S. Giorgio a Taymah nella diocesi di al Fayyum (Egitto centrale a 133 km a sud
del Cairo). Secondo l'agenzia di stampa egiziana Mcdirect il fatto è avvenuto martedì
pomeriggio. Al momento sono sconosciuti i motivi dell'assalto. I due edifici, una
sala per le riunioni e un centro per gli eventi parrocchiali erano in costruzione.
Padre Rafic Greiche portavoce della Chiesa cattolica egiziana, sottolinea che tali
fatti sono ormai diventati comuni nell'Egitto governato dai Fratelli musulmani. "Questa
settimana - afferma - altri tre edifici sono stati attaccati in altre zone dell'Egitto".
Secondo il sacerdote "tali fatti accadono nelle aree rurali e sono spesso legati a
diatribe fra la comunità copta e quella musulmana. L'odio religioso è solo un pretesto.
A ciò si aggiunge il clima di impunità e insicurezza, che in questi anni ha permesso
a molti famiglie legate alla criminalità di agire indisturbati". Dopo la caduta del
presidente Mubarak e la salita al potere dei Fratelli musulmani e dei salafiti, gli
attacchi contro chiese ed edifici cristiani sono aumentati. Nelle aree più povere
del Paese, ma anche nella capitale, i tagli alla sicurezza hanno colpito l'esercito
e la polizia che sono impotenti di fronte a questi assalti fomentati dai salafiti.
Con il loro denaro e le loro promesse, gli estremisti spingono gli abitanti a cacciare
i cristiani per impadronirsi delle loro terre, sfruttando l'assenza di una legge chiara
che regola la costruzione di edifici religiosi. Il 7 luglio 2011 un centinaio di estremisti
armati di bastoni e spranghe ha occupato uno spazio situato a pochi metri dalla chiesa
di S. Mina a Shubra al-Kheima, nel cuore del Cairo. Come nel caso di Taymah sul luogo
era in costruzione un nuovo centro di incontri della parrocchia. Nell'indifferenza
della polizia, gli islamisti hanno presidiato il luogo per più di 24 ore e issato
uno striscione con la scritta "Moschea Ebad al-Rahman". Un altro caso è quello avvenuto
nel maggio 2011 a Merinab (Aswan - Alto Egitto) dove oltre 3mila musulmani incitati
dall'iman locale hanno incendiato la piccola chiesa copta del villaggio accusando
i cristiani di averla costruita senza il permesso delle autorità. (R.P.)