2013-01-15 16:06:23

Šostakovič, un "Naso" per la libertà


Venerdì 25 gennaio alle ore 21:00 (con replica il 26/1 alle 4:00) “La Voce Umana” di Paolo Di Nicola ricorderà ancora – come la settimana scorsa – la prima rappresentazione assoluta di un’opera russa: «Il naso» di Dmitrij Šostakovič andata in scena al Teatro Malij di Leningrado il 18 gennaio 1930 e tratta dall’omonimo racconto di Gogol’ che criticava con caustica severità la Russia zarista ottocentesca, reazionaria benpensante e burocratica. «Il naso» è un’opera sperimentale e avanguardistica che secondo i fautori del “realismo socialista” era però espressione troppo manifesta del cosiddetto ‘formalismo borghese’ che promuoveva l’arte elitaria, provocatoria e spericolata, a danno di quella “popolare” che invece era per un linguaggio musicale più comprensibile e accessibile alle masse, educativo e d’ispirazione altamente morale. Per questo motivo «Il naso» dopo il successo della prima rappresentazione scomparve dai cartelloni sovietici fino al 1974 quando fu allestita al Teatro di Musica da Camera di Mosca ottenendo i dovuti e meritati successo e riconoscimento. L’edizione che sarà presentata è la “versione” discografica di quelle recite con i solisti, il coro e l’orchestra del teatro moscovita, diretti da Gennady Rozhdestvensky.
L'illustrazione con il volto di Dmitrij Šostakovičè di Irio Fantini








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