Usa a rischio default. Obama chiede al Congresso di innalzare il tetto del debito
Ultima conferenza stampa di primo mandato per Barack Obama completamente dedicata
alla crisi economica che sta colpendo gli Stati Uniti, ma che potrebbe diventare drammatica
se non si procedesse all’innalzamento del tetto del debito. Un vero e proprio monito
ai repubblicani, quello del capo della Casa Bianca, accusati di “tenere in ostaggio
un intero Paese”. Sentiamo Salvatore Sabatino: O il Congresso autorizzerà
l'innalzamento del tetto del debito o le conseguenze saranno disastrose, per l'economia
e sui mercati. E’ chiaro Barack Obama nel lanciare l’allarme default. Perché è questo
a cui andrebbero incontro gli Stati Uniti. Il debito, infatti, ha già sforato il limite
legale dei 16.400 miliardi di dollari. E le risorse disponibili coprirebbero le spese
dello Stato solo fino alla fine di febbraio. Dopo di che ci sarebbe il baratro; quello
vero, che porterebbe la prima economia della Terra in recessione, con un effetto domino
dalle conseguenze disastrose per tutti i 5 continenti. Obama, dunque, si sente in
dovere di sferzare i repubblicani, accusandoli di tenere i n ostaggio un intero Paese
e richiamandoli alla responsabilità. Nelle stesse ore pure il presidente della Federal
Reserve, Ben Bernanke, ha lanciato un appello al Congresso perché agisca davvero in
fretta.