La Chiesa in India dopo un nuovo caso di stupro: la sfida è l’educazione
In India, Paese scosso da un ennesimo caso di stupro avvenuto nel Punjiab, i vescovi
ribadiscono “la sacralità della vita e l’urgenza di uno sforzo nel campo dell’educazione,
per combattere questa pratica che degrada la dignità della donna”. “Tutto il Paese,
istituzioni, comunità religiose - spiega all’agenzia Fides padre Dominc D’Abreo, portavoce
della Conferenza episcopale dell’India - stanno lavorando e devono continuare ad impegnarsi
per garantire diritti e dignità di ogni persona”. “Il fenomeno degli stupri deve essere
monitorato, il Paese ne sta prendendo coscienza e sta compiendo degli sforzi. La Chiesa
in questo campo offre il suo contributo: Abbiamo sempre difeso e difenderemo la dignità
della donna, il rispetto e la sacralità della vita. La sfida oggi è quella dell’educazione,
che va impartita ai bambini e ai giovani, centrandola sul rispetto della vita di ogni
essere umano. Su questo versante – sottolinea - la fede cristiana pone il rispetto
della vita al vertice dei valori umani. Saremo sempre dalla parte di chi è privato
della sua dignità, di chi viene emarginato o subisce abusi nella società. La Chiesa
in India – aggiunge padre Dominc D’Abreo – parla in favore degli oppressi e incoraggia
tutti a compiere maggiori sforzi per combattere il fenomeno dello stupro e costruire
una società migliore”. In tal senso, la ‘Giornata di giustizia per la parità uomo-donna’,
che si terrà il 27 gennaio a Mumbai, sarà un segno per tutto il Paese. “Sarà un momento
molto importante per offrire una luce alla nazione e incoraggerà tutta la popolazione
a seguire questa luce. Non chiediamo la pena di morte, perché crediamo che la vita
sia sempre sacra. Chiediamo – conclude padre Dominc D’Abreo - che chi commette un
reato odioso come lo stupro, sia punito severamente per dire a tutta la società quanto
sia grave”. (A.L.)