Mali: nuovi raid francesi nel Nord. Colpite basi islamiste
Terza giornata di raid francesi sul Nord del Mali per fermare l’avanzata dei ribelli
che ora abbandonano anche la città di Gao. Sul terreno si contano già numerose vittime
e migliaia di persona sarebbero in fuga verso la Mauritania. Intanto a sostegno di
Parigi, arrivano anche i C-17 di Londra mentre prosegue il dispiegamento dei 3.300
militari dell’Ecowas, autorizzato dall’Onu. Il servizio di Cecilia Seppia:
I jet dell’aeronautica
francese si sono alzati in volo anche oggi nel nord del Mali, bombardando diverse
postazioni dei ribelli. Dopo Konna, dove si concentrano ancora gli scontri più duri,
sono state colpite le città di Lere e Douentza, mentre le bombe sganciate su Gao,
avrebbero costretto i jihadisti alla fuga. Centrate in pieno una base islamista e
un deposito di armi, ma anche le postazioni del gruppo salafita Ansar Dine dove è
rimasto ucciso uno dei capi miliziani. Cauto il ministro della Difesa francese Le
Drian che dopo i primi successi afferma: bisogna continuare l’offensiva, l’avanzata
dei ribelli non è stata completamente impedita. A dare sostegno logistico alle truppe
di Parigi, interviene anche Londra con l’invio di un aereo cargo. Prosegue poi il
dispiegamento dei 3.300 militari dell’Ecowas. Niger, Senegal, Burkina Faso e Togo
hanno inviato 500 soldati; 300 il Benin. Si oppone all’intervento militare il leader
egiziano Morsi che, incontrando il presidente del Consiglio europeo, Van Rompuy, chiede
saggezza per cercare piuttosto una soluzione politica. Intanto nella capitale francese
il capo dell’Eliseo Hollande ha riunito ancora il Consiglio di Difesa e dato ordine
di rafforzare le misure anti-terrorismo in tutto il Paese.