Laos: ancora preoccupante il fenomeno dei cristiani scomparsi
In Laos famiglie cristiane, all’improvviso, “scompaiono nel nulla”. Quello che riguarda,
fra i vari casi, la famiglia Boontheong, della provincia di Luang Namtha, è un fenomeno
grave e preoccupante. Per questo il governo del Laos dovrebbe fasi carico di un’inchiesta
e fare chiarezza. E’ quanto chiede l’Ong “Christian Solidarity Worldwide” in una lettera
aperta inviata al presidente del Laos, Choummaly Sayasone, ricordando la precarietà
in cui vivono le comunità cristiane nel Paese asiatico. Sono storie - riferiscono
fonti di Fides – che provocano laceranti sofferenze nelle comunità. Nel caso di Boontheong,
non si hanno notizie da oltre 8 anni. Cristiano di etnia khmu, è scomparso il 3 luglio
2004 insieme con la moglie e suo figlio di sette anni. Prima della sua scomparsa,
era stato minacciato e imprigionato dalla polizia locale. Khamsone Baccam, convertitosi
al cristianesimo, è scomparso nel gennaio 2007, quando la moglie lo ha visto salire
su un veicolo di agenti di polizia. Negli ultimi anni - sottolineano le Ong “Christian
Solidarity Worldwide” e “Human Rights Watch for Lao Religious Freedom” - il Laos ha
fatto registrare miglioramenti nella libertà religiosa. Tuttavia, esistono tuttora
notevoli restrizioni e detenzioni arbitrarie verso i cristiani. Il cristianesimo,
inoltre, è spesso percepito come “una religione straniera”. In Laos vivono circa 45
mila cattolici e, secondo la “Lao Evangelical Church” oltre 100 mila cristiani protestanti
di diverse denominazioni. (A.L.)