Anno Giudiziario: Vaticano sempre più integrato nella legislazione internazionale
“L’armonia, la giustizia e la pace non sono pienamente raggiungibili senza l’adesione
a Dio”: è quanto affermato sabato mattina dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio
Bertone, nella Messa al Palazzo del Governatorato per l’apertura dell’Anno Giudiziario
vaticano. L’esempio di Giovanni Battista, ha poi aggiunto commentando il Vangelo del
giorno, è “un richiamo ai credenti a mettere da parte il protagonismo” per far crescere
in noi l’amore per Gesù. Il porporato ha, inoltre, auspicato che si adempia “con umiltà
e nella verità” il servizio nell’amministrazione della giustizia in Vaticano. Dopo
la celebrazione, è seguita la relazione dell’avvocato Pierfrancesco Grossi, promotore
di Giustizia aggiunto. All’evento era presente anche il ministro della Giustizia italiano,
Paola Severino. Sulla relazione del promotore di Giustizia, ci riferisce Alessandro
Gisotti:
Il 2012, ha
riconosciuto con franchezza l’avvocato Grossi, è stato “particolarmente impegnativo”
per gli uffici giudiziari vaticani, in particolare per le note vicende legate al cosiddetto
“Vatileaks”. Il promotore di Giustizia aggiunto ha quindi sottolineato che rispetto
al passato, quando lo Stato vaticano “appariva” come una realtà “quasi impenetrabile”,
oggi il suo piccolo territorio è attraversato da 18-20 milioni di persone a cui si
aggiungono i residenti. Né meno importante, soggiunge, è il fenomeno della “globalizzazione
della vita giuridica”. Per questo, è stata la sua riflessione, la Città del Vaticano
da “enclave dell’Italia tende progressivamente a divenire enclave dell’Unione
Europea”. E ciò con “conseguenti inevitabili contatti tra ordinamento vaticano” e
quello europeo. Il promotore si è così soffermato sulle innovazioni introdotte nell’ordinamento
giuridico vaticano “riguardo alla prevenzione del riciclaggio di denaro”, alla frode
e alla falsificazione dei mezzi di pagamento:
“Il 2012 è stato l’anno dei
lavori di verifica e di adeguamento della legislazione vaticana alla normativa sia
internazionale che comunitaria, in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo
nonché per quanto concerne la frode e la contraffazione”.
L’avvocato Grossi
ha enumerato quei provvedimenti, decreti e leggi, che nel 2012 hanno aumentato il
numero degli illeciti sanzionabili penalmente come anche le nuove norme penali su
“finanziamento del terrorismo” e “pirateria”. D’altro canto, è stato richiamato il
provvedimento per l’introduzione della “responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche” come da tempo auspicato dalla Commissione Europea. Con l’emanazione del
Regolamento in materia monetaria da parte della Pontificia Commissione per lo Stato
della Città del Vaticano, entrato in vigore il 30 dicembre scorso, ha rilevato, è
stata data attuazione ai provvedimenti comunitari in materia monetaria. Ha così rivolto
il pensiero alla struttura di fondo dell’ordinamento giudiziario vaticano che, ha
detto, denota “alcune esigenze di revisione ed aggiornamento”. In particolare, ha
auspicato che venga “soppressa la figura dei magistrati supplenti ed introduca formalmente
quella degli aggiunti”, magari determinando con certezza “la durata del loro mandato”.
Altro problema, ha affermato, è quello degli avvocati: l’esperienza infatti mostra
che in “molti casi non hanno adeguata conoscenza del diritto vaticano”. E a ciò, ha
lamentato, si aggiunge “l’assoluta ignoranza del diritto canonico” che è “la prima
fonte normativa e il primo criterio di riferimento interpretativo”. La relazione ha
quindi messo in luce che nel 2012 nello Stato vaticano, vi sono stati 807 procedimenti
civili e 163 penali. Le rogatorie penali provenienti lo scorso anno dall’Italia sono
state 5, una dalla Polonia. A tutte è stata data esecuzione:
“Come già rilevato
altre volte, la cooperazione internazionale non può, però, limitarsi all’ambito processuale,
ma dovrebbe estendersi sempre più a quello informativo, investigativo e di polizia
giudiziaria”.
Al riguardo, ha affermato, molti passi in avanti sono stati
fatti dopo l’adesione dello Stato vaticano all’Interpol nel 2008. Ed ha osservato
che un ulteriore passo importante “potrebbe essere rappresentato dall’adesione dello
Stato vaticano” a Europol e ad Eurojust, l’agenzia di cooperazione giudiziaria dell’Unione
Europea. Sempre riguardo all’attività degli uffici giudiziari si sono registrati,
nel 2012, 190 vidimazioni sui registri matrimoniali e due su quelli di nascita. Molti
non cittadini vaticani, dunque, contraggono matrimonio in Vaticano, ponendo questioni
di diritto ecclesiastico e di diritto internazionale privato. L’avvocato Grossi ha
constatato nella relazione un “moltiplicarsi di fatti civilmente e penalmente rilevanti
che finiscono per incidere” sull’attività giudiziaria in Vaticano. Ma ha osservato
che la consistente percentuale di procedimenti civili e penali “non dipende da una
maggiore litigiosità degli abitanti”, ma da dal gran numero di persone che annualmente
entrano nel territorio vaticano. L’avvocato Grossi non ha infine mancato di ringraziare
il Corpo della Gendarmeria e la magistratura italiana per il supporto agli uffici
giudiziari nello svolgimento delle proprie attività.