Austria: nel 2012 in calo i fedeli usciti dalla Chiesa
Sono sempre meno i fedeli austriaci che abbandonano la Chiesa: i dati del 2012 registrano,
infatti, un decremento dell’11% rispetto al 2011. Stabile, inoltre, il numero dei
cattolici - 5,36 milioni – grazie alle oltre 4mila persone che, sempre nel 2012, si
sono convertite al cattolicesimo o hanno deciso di tornare in Chiesa. Ne dà notizia
la Conferenza episcopale austriaca. “L’Austria resta un Paese impregnato di fede cristiana
- afferma il card. Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna – Certo, ogni abbandono
è doloroso per la Chiesa, ma ciò non rappresenta affatto l’intera realtà cristiana
dell’Austria”. Quindi, il porporato ricorda un sondaggio del 2011, secondo il quale
l’80% degli austriaci auspicava che il Paese restasse di cultura cristiana. Interessante,
inoltre, un altro fenomeno indicato dall’arcivescovo, ovvero il fatto che “numerosi
genitori usciti dalla Chiesa chiedono il sacramento del battesimo per i loro figli”.
Dal suo canto, Paul Wuthe, responsabile della comunicazione per i vescovi austriaci,
afferma: “Il decremento delle uscite dalla Chiesa può essere visto come un segnale
positivo, a dimostrazione del fatto che la Chiesa può ritrovare la fiducia e la credibilità
perdute”, soprattutto dopo il 2010, anno in cui lo scandalo degli abusi sui minori
ha allontanato più di 85mila fedeli austriaci. “I dati del 2012 – continua Wuthe –
dimostrano chiaramente che le misure messe in atto dalla Chiesa dopo il 2010 sono
state efficaci e sono state considerate in modo positivo dalla maggioranza della popolazione”.
Infine, il portavoce dei presuli austriaci considera la Chiesa locale “sulla via della
guarigione”, anche perché “è in aumento il numero dei fedeli fuoriusciti che vogliono
rientrare nella Chiesa”. (I.P.)