Vietnam: fino a 13 anni di prigione per i cattolici attivisti di Nghe An
Dopo due giorni di processo, mercoledì il Tribunale del popolo di Nghe An (nel Vietnam
centrale) ha emesso la sentenza per i 14 cattolici accusati di "sovversione" contro
lo Stato. Il gruppo rischiava la pena di morte. Tre degli imputati - Hồ Đức Hòa, Đặng
Xuân Diệu, Lê Văn Sơn - sono stati condannati a 13 anni di prigione ciascuno. Gli
altri 11 hanno ricevuto condanne da 3 a 8 anni. Molti gruppi cattolici in Vietnam
criticano la pesante sentenza che mira a colpire la libertà di espressione. Il gruppo
dei 14 cattolici - riferisce l'agenzia AsiaNews - era accusato di far parte di un
movimento detto Viet Tan, un gruppo non violento che sostiene la democrazia, che le
autorità considerano "terrorista". Secondo testimoni del processo, gli imputati hanno
spesso rivendicato che il loro impegno era solo un aiuto alla popolazione, diffondendo
notizie e critiche sulla corruzione dei membri del partito e del governo e sul loro
arricchirsi durante la crisi finanziaria. Alcuni membri della comunità cattolica affermano
che tutto il processo - a cui i fedeli non hanno potuto partecipare - è stato "immorale".
Molti degli arrestati sono stati presi dalla polizia, a caso, andando a visitare le
chiese durante i servizi liturgici. Gli avvocati difensori dei 14 cattolici, hanno
anche affermato che i loro clienti hanno subito torture e sono stati costretti ad
auto-accusarsi. Fra i 14 , 11 di loro appartengono a un gruppo di 17 che ha inviato
un appello al gruppo Onu contro la detenzione arbitraria. (R.P.)