Sudan: nel Darfur villaggi in fiamme per una miniera d'oro
Almeno 25 villaggi rasi al suolo, un numero imprecisato di vittime e migliaia di sfollati:
è il bilancio di scontri in corso da sabato nella regione del Darfur, nel Sudan occidentale,
tra alcune comunità in lotta tra loro per il controllo di una miniera d’oro. Le notizie
sugli scontri, diffuse da Radio Dabanga e altre emittenti locali, sono state confermate
all'agenzia Misna da un portavoce della missione di peacekeeping dell’Onu e dell’Unione
Africana in Darfur (Unamid). Sulla base delle ricostruzioni disponibili, gli scontri
sono in corso nel nord del Darfur, nei pressi della miniera di Kabkabiya. Secondo
Radio Dabanga, le violenze hanno costretto a lasciare la zona circa 60.000 persone,
molte delle quali cercatori d’oro. A combattersi sarebbero gruppi di uomini armati
di comunità arabe, i Beni Hussein e i Rizegat. Una delegazione di rappresentanti dei
due gruppi sarebbe arrivata da Khartoum con lo scopo di favorire un negoziato. Abitato
per lo più da popolazioni non arabe, diffidenti o ostili nei confronti del governo
sudanese, il Darfur è stato dilaniato da un conflitto civile che dal 2003 al 2007
ha provocato centinaia di migliaia tra vittime e sfollati. Ancora oggi la regione
stenta a ritrovare un suo equilibrio interno, forse anche per le ripercussioni dell’indipendenza
proclamata dal Sud Sudan nel luglio 2011. (R.P.)