Russia: a Mosca oltre 220 mila fedeli alle funzioni della notte di Natale
Sono oltre 220mila i fedeli che a Mosca hanno partecipato alla liturgia della Vigilia,
tra il 6 e il 7 gennaio, quando la Chiesa russo-ortodossa celebra il Natale, secondo
il calendario giuliano. I dati del ministero degli Interni russo, come riporta l'agenzia
Ria Novosti, ripresa da AsiaNews, registrano un aumento rispetto all'anno scorso quando
alle funzioni parteciparono 90mila persone. La popolazione della capitale russa è,
ufficialmente, di 12 milioni di persone. La percentuale di chi si è recato in chiesa
è quindi meno del 2% del totale degli abitanti, calcolando comunque che la città si
svuota letteralmente durante le vacanze del Nuovo Anno, come si chiama in Russia il
lungo periodo di ferie dal 31 dicembre al 9 gennaio. Le messe sono state celebrate
in 348 delle 900 chiese che a Mosca sono sotto la giurisdizione del Patriarcato russo-ortodosso.
Essendo il Natale anche un periodo di massima allerta per il rischio attentati, circa
7mila agenti, tra polizia ed esercito, hanno vigilato sui luoghi considerati sensibili.
Secondo un recente sondaggio, i russi che si dicono cristiani ortodossi sono l'80%,
ma chi pratica realmente la fede è solo una piccola percentuale (intorno all'8%).
Per molti la fede è per lo più associata all'idea di identità nazionale e poco radicata
nella pratica. Forse per questo, il protodiacono Andrei Kuraev, professore all'Accademia
spirituale di Mosca e influente esponente della Chiesa russo-ortodossa, ha proposto
di unire il Natale ortodosso al Novi God (Nuovo Anno) e festeggiare insieme il 1°
gennaio la ricorrenza religiosa - ormai poco sentita dopo 70 anni di ateismo di Stato
- e quella laica, ritenuta invece la più importante di tutto l'anno dai russi. (R.P.)