Cile: i Gesuiti dalla Missione Mapuche auspicano una pace duratura
“Da Tirúa, i Gesuiti e i loro collaboratori che camminano in solidarietà con le comunità
mapuche, vogliono nuovamente esprimere il totale rifiuto della violenza e riaffermare
l’impegno per il dialogo e la pace": lo si legge nel comunicato della Missione Mapuche
della Compagnia di Gesù, pervenuto all’agenzia Fides. Nella dichiarazione si ricorda
che “molte famiglie mapuche e non mapuche hanno subito la perdita di persone care
nel contesto del conflitto negli ultimi anni” e i Gesuiti condividono il dolore della
famiglia di Werner Luchsinger Lemp e Vivian McKay, rimasti uccisi di recente nella
loro abitazione data alle fiamme. “Ribadiamo il nostro invito al dialogo e alla riparazione
storica come unico modo per stabilire una pace duratura – prosegue il testo -. Chiediamo
di chiarire ciò che è successo e la ricerca dei responsabili di questo attacco feroce
per evitare di criminalizzare un intero popolo. Chiediamo anche che lo Stato del Cile
mostri rigore e forza nel condannare ogni forma di violenza e assassinio nella zona
della Araucanía". La dichiarazione ribadisce che fin quando non saranno affrontate
le radici storiche di questa situazione, non si potrà garantire la pace, e lamenta
che tale argomento è assente dalla discussione, “e questo fa crescere il dolore di
quelli che attendono da molti anni”. La dichiarazione, firmata da Carlos Bresciani,
responsabile della Missione Mapuche della Compagnia di Gesù, si conclude: “Vogliamo
ripetere che condanniamo l'uso della violenza e l'attentato alla vita delle persone.
La domanda mapuche non può essere confusa con la violenza contro le persone e tanto
meno con la morte. Si tratta di una domanda di vita, per il loro popolo e per tutti”.
(R.P.)