2013-01-07 12:21:01

L’appello per la grazia a Rizana Nafeek, condannata a morte in Arabia Saudita


L’associazione per i diritti umani Asian Human Rights lancia l’allarme sul caso di Rizana Nafeek, la donna di origine srilankese dal 2007 nel braccio della morte in Arabia Saudita con l’accusa di aver ucciso il bambino della famiglia presso cui prestava servizio, che potrebbe essere giustiziata “da un momento all’altro”. Per la sua liberazione, che per mesi il governo di Colombo ha definito “vicina” ma che ora sembra lontana più che mai secondo quanto riportato da AsiaNews, occorrerebbe anche il perdono della famiglia, che in genere si ottiene attraverso trattative diplomatiche, invocando la compassione oppure pagando. La donna, musulmana, era arrivata in Arabia Saudita nel 2005 per lavorare come cameriera e dopo la morte del neonato che era sotto la sua responsabilità, è stata formalmente accusata e costretta a firmare una confessione forzata senza conoscerne il contenuto, in quanto scritta in arabo, lingua a lei sconosciuta. Recentemente la vicenda sembrava giunta a un punto di svolta positivo, in seguito ad alcune dichiarazioni del principe ereditario del regno, ma secondo Asian Human Rights allo Sri Lanka sarebbe già stata comunicata l’imminenza dell’esecuzione. (R.B.)







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