2013-01-07 12:17:32

Cile: la Chiesa contro l’intensificarsi delle violenze nella regione dell’Araucanía


Un appello alla pace nella regione dell’Araucanía, in Cile, viene dalla comunità cattolica locale, stanca di un conflitto di vecchia data, che si trascina – ricorda Fides – da quando piccoli gruppi indigeni radicali hanno rivendicato la proprietà di terre ancestrali e l’autonomia dell’area. Nell’ultimo periodo la situazione è tornata ad acutizzarsi e si registrano diversi incendi appiccati a case nell’area, nell’ultimo dei quali, il 4 gennaio scorso nel comune di Vilcún, a 25 km dalla capitale nella zona di La Araucanía, è rimasta uccisa una coppia. Così il vicario generale della diocesi di San José de Temuco, padre Giglio Linfati Cantergiani, ha rilasciato nel merito una dichiarazione in cui ha anche citato il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace di quest’anno: “Deploriamo profondamente quanto sta vivendo la regione, questi atti irrazionali per la convivenza umana e democratica e preghiamo Dio che non si ripetano più questi eventi – ha detto – basta violenza che genera violenza, devono regnare la giustizia, il dialogo e la pace”. “Come Chiesa – ha concluso – riaffermiamo che il dialogo nella verità è l’unico modo responsabile per costruire una società in cui ci sia sempre giustizia per tutti”. Gli fa eco il presidente del Cile che, immediatamente recatosi nella zona, ha promesso: “Questo governo lavorerà per combattere il terrorismo che sta colpendo la zona e si applicherà la legge con tutto il rigore”. (R.B.)







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