All'Angelus gli auguri del Papa alle Chiese orientali che festeggiano il Natale
Al termine della Messa di domenica il Papa ha presieduto l’Angelus dalla finestra
del suo studio privato: tanti i pellegrini radunati in Piazza San Pietro, in una stupenda
giornata di sole, accanto al Presepe e all’Albero di Natale offerti quest’anno dalla
Basilicata e dal Molise. Il Papa si è innanzitutto scusato del ritardo (circa 15 minuti)
dovuto alla lunghezza della Messa con le ordinazioni episcopali. Quindi ha pronunciato
queste parole:
Celebriamo oggi l’Epifania del Signore, la sua manifestazione
alle genti, mentre numerose Chiese Orientali, secondo il calendario Giuliano, festeggiano
il Natale. Questa leggera differenza, che fa sovrapporre i due momenti, fa risaltare
che quel Bambino, nato nell’umiltà della grotta di Betlemme, è la luce del mondo,
che orienta il cammino di tutti i popoli. E’ un accostamento che fa riflettere anche
dal punto di vista della fede: da una parte, a Natale, davanti a Gesù, vediamo la
fede di Maria, di Giuseppe e dei pastori; oggi, nell’Epifania, la fede dei Magi, venuti
dall’Oriente per adorare il re dei Giudei.
La Vergine Maria, insieme con il
suo sposo, rappresentano il “ceppo” di Israele, il “resto” preannunciato dai profeti,
da cui doveva germogliare il Messia. I Magi rappresentano invece i popoli, e possiamo
dire anche le civiltà, le culture, le religioni che sono, per così dire, in cammino
verso Dio, alla ricerca del suo regno di pace, di giustizia, di verità e libertà.
C’è dapprima un nucleo, impersonato soprattutto da Maria, la «figlia di Sion»: un
nucleo di Israele, il popolo che conosce e ha fede in quel Dio che si è rivelato ai
Patriarchi e nel cammino della storia. Questa fede raggiunge il suo compimento in
Maria, nella pienezza dei tempi; in lei, «beata perché ha creduto», il Verbo si è
fatto carne, Dio è «apparso» nel mondo. La fede di Maria diventa la primizia e il
modello della fede della Chiesa, Popolo della Nuova Alleanza. Ma questo popolo è fin
dall’inizio universale, e questo lo vediamo oggi nelle figure dei Magi, che giungono
a Betlemme seguendo la luce di una stella e le indicazioni delle Sacre Scritture.
San
Leone Magno afferma: «Un tempo era stata promessa ad Abramo una innumerevole discendenza
che sarebbe stata generata non secondo la carne, ma nella fecondità della fede» (Discorso
3 per l’Epifania, 1: PL 54, 240). La fede di Maria può essere accostata a quella di
Abramo: è il nuovo inizio della stessa promessa, dello stesso immutabile disegno di
Dio, che trova ora il suo pieno compimento in Gesù Cristo. E la luce di Cristo è così
limpida e forte che rende intelligibile sia il linguaggio del cosmo, sia quello delle
Scritture, così che tutti coloro che, come i Magi, sono aperti alla verità possono
riconoscerla e giungere a contemplare il Salvatore del mondo. Dice ancora San Leone:
«Entri, entri dunque nella famiglia dei patriarchi la grande massa delle genti … Tutti
i popoli…adorino il Creatore dell’universo, e Dio sia conosciuto non nella Giudea
soltanto, ma in tutta la terra» (ibid.). In questa prospettiva possiamo vedere anche
le Ordinazioni episcopali che ho avuto la gioia di conferire questa mattina nella
Basilica di San Pietro: due dei nuovi Vescovi rimarranno al servizio della Santa Sede,
e gli altri due partiranno per essere Rappresentanti Pontifici presso due Nazioni.
Preghiamo per ciascuno di loro, per il loro ministero, e perché la luce di Cristo
risplenda nel mondo intero.
Le parole del Papa dopo l’Angelus:
Cari
fratelli e sorelle! Domani le Chiese d’Oriente che seguono il calendario giuliano
celebreranno il Natale del Signore: nella gioia della fede comune rivolgo ad esse
il mio più cordiale augurio di pace, con uno speciale ricordo nella preghiera. In
Italia ricorre oggi la Giornata della Santa Infanzia, dedicata ai bambini che si impegnano
per la diffusione del Vangelo e per aiutare concretamente i coetanei che ne hanno
più bisogno. Cari bambini, vi ringrazio e vi incoraggio: portate a tutti l’amore di
Dio!
Je suis heureux de saluer les pèlerins francophones et particulièrement
nos frères chrétiens d’Orient qui célèbrent le Saint Noël. Je salue également ceux
d’entre vous qui sont venus pour l’ordination de Monseigneur Thevenin. L’Épiphanie
manifeste que le salut apporté par le Christ est pour tous. En adorant cet Enfant,
c’est-à-dire en croyant qu’il est Dieu, notre Sauveur et notre Roi, recevons la mission
qu’il nous confie : le faire connaître à ceux qui nous entourent. Soyons comme une
étoile pour les personnes qui cherchent l’espérance et repartons de la crèche comblés
de la joie de Noël ! Bonne fête à tous !
I greet all the English-speaking pilgrims
present today, including the boys of the Palestrina Choir of Saint Mary’s Pro-Cathedral,
Dublin, who sang this morning at the solemn Mass of the Epiphany. At that ceremony
I had the joy of conferring episcopal ordination upon four priests, including Archbishop
Fortunatus Nwachukwu of Nigeria. May the new Bishops be faithful successors of the
Apostles, always bearing witness to Christ, who today reveals the face of God to the
nations. May the Lord bless all of you and grant you his peace!
Ganz herzlich
begrüße ich am heutigen Fest der Erscheinung des Herrn alle deutschsprachigen Pilger
und Besucher, besonders alle Gäste, die zur Bischofsweihe von Erzbischof Georg Gänswein
nach Rom gekommen sind. Sterndeuter aus dem Osten bringen dem neugeborenen König kostbare
Gaben. In den Geschenken kommen drei Aspekte des Christus-Mysteriums zum Ausdruck:
Das Gold weist auf das Königtum Jesu hin, der Weihrauch auf seine Gottessohnschaft
und die Myrrhe auf das Geheimnis seiner Passion. So strahlt uns Christus auf als der
Heiland und Retter der Welt. Die Freude des neugeborenen Erlösers erfülle euch und
eure Familien! (In questa festa dell’’Epifania del Signore saluto cordialmente
tutti i pellegrini e visitatori di lingua tedesca, in particolare tutti gli ospiti
che sono venuti a Roma in occasione della ordinazione episcopale di mons. Georg Gänswein.
Gli astrologi che vengono dall’Oriente portano al re neonato doni preziosi. Nei doni
risaltano tre aspetti del mistero di Cristo: l’oro sta ad indicare il regno di Cristo,
l’incenso la sua figliolanza divina e la mirra richiama il mistero della sua passione.
Così Gesù risplende come il Redentore e il Salvatore del mondo. La gioia del Salvatore
ricolmi voi e le vostre famiglie!)
Saludo a los peregrinos de lengua española
que participan en esta oración mariana. En esta solemnidad de la Epifanía del Señor,
a ejemplo de los Magos de oriente, invito a todos a buscar a Dios con sencillez de
espíritu, sin sucumbir ante el desaliento o la crítica. Él se revela a los humildes
y a los pobres de espíritu. Él no se cansa de llamar a la puerta de nuestro corazón.
Encontrar a Dios es lo mejor que le puede ocurrir a un hombre. Abramos, pues, nuestra
vida a la luz de su gracia y descubriremos la fuerza necesaria para edificar una sociedad
cada vez más reconciliada y solidaria. Feliz domingo.
Serdecznie pozdrawiam
– zgromadzonych na modlitwie Anioł Pański – Polaków. Szczególnie pozdrawiam uczestników
Orszaków Trzech Króli, którzy wzorem ewangelicznych Mędrców ze Wschodu, wędrują ulicami
wielu miast do duchowego Betlejem, by spotkać narodzonego Zbawiciela. Niech ta inscenizacja
umocni wierzących, zbliży do Kościoła tych, którzy się od niego oddalili, pomoże znaleźć
Boga tym, którzy Go szukają. Uczestnikom Orszaków i wam wszystkim z serca błogosławię. [Saluto
cordialmente i Polacchi radunati per la preghiera dell’Angelus. In modo particolare
saluto i partecipanti ai cortei dei Magi i quali, sull’esempio dei Magi d’oriente
citati nel Vangelo, camminano per le strade di tante città spiritualmente rivolti
verso Betlemme in cerca del Salvatore. Questa rappresentazione rafforzi i credenti,
avvicini alla Chiesa quanti se ne sono allontanati e aiuti coloro che cercano Dio
a trovarlo. Benedico di cuore i partecipanti ai cortei e voi tutti.]
Saluto
i pellegrini di lingua italiana, in particolare i familiari e gli amici del neo-ordinato
Arcivescovo Mons. Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica.
Saluto l’associazione Famiglie Libere Associate d’Europa che dà vita al corteo storico-folcloristico,
ispirato quest’anno alle tradizioni della città di Arezzo e del suo territorio. A
tutti auguro una buona festa e di nuovo un buon anno!