Cuba:card. Ortega benedice la scultura del Cristo simbolo dell’Avana, dopo il lungo
restauro
“Un’immagine nuova, perche siamo in un nuovo tempo, una nuova época”. Queste le parole
dell’arcivescovo dell’Avana, cardinale Jaime Ortega Alamino nella cerimonia di benedizione
della monumentale scultura di Gesù di Nazaret collocata in una collina di fronte alla
città, il 24 dicembre di 1958, pochi giorni prima della salita al potere di Fidel
Castro. Il porporato cubano ha affermato che considera l’inaugurazione della scultura
simbolo della città come una novità tenendo conto del “nuovo momento della storia
del Paese, molto diverso da quello nel quale è stata eretta e collocata l’immagine
del Salvatore”. La scultura di circa 20 metri d’altezza è stata realizzata a Roma
e benedetta da Papa Pio XII prima della sua partenza per L’ Avana. Il monumento che
rappresenta Gesù in piedi con una mano sul petto e l’altra in alto nel gesto di benedire,
si trova a 51 metri dal livello del mare sulla collina “La Cabaña” da dove si domina
tutto il panorama della città. Il cardinale Ortega ha ribadito che la novità del Cristo
dell’Avana sta nel fatto che il Paese, oggi, in un altro secolo, ha davanti a sé una
strada che si rinnova ogni volta di più, non solo a livello economico, ma anche in
altri ordini tra i quali la crescente presenza della fede religiosa nella cultura,
nella vita e nelle espressioni del popolo cubano”. Nel discorso d’inaugurazione l’arcivescovo
dell’ Avana ha sottolineato le parole della autrice della scultura Jilma Madera che
affermava che l’immagine “non era per venerare, ma per ricordare” il Redentore. Alla
cerimonia hanno partecipato il nunzio apostolico in Cuba, l’arcivescovo Bruno Musarò,
il vescovo ausiliare dell’Avana, mons. Juan de Dios Hernàndez , i vicari della arcidiocesi
e diverse personalità politiche e culturali della capitale cubana. (A cura di A.Tufani)