Centrafrica: il presidente Bozizé non si ricandiderà, domani i negoziati in Gabon
con i ribelli Seleka
La Repubblica Centrafricana è praticamente nelle mani dei ribelli Seleka. Domani tra
le polemiche ci sarà l’apertura dei negoziati in Gabon. Secondo l’Onu sono 316mila
le persone coinvolte nel conflitto, l’Unicef denuncia l’utilizzo di bambini soldato.
In questo scenario la Chiesa locale ha invitato al dialogo per costruire la pace.
Giulio Albanese:
Il presidente
centrafricano, Francois Bozizé, ha confermato il vertice, precisando però che i colloqui
veri e propri, da un punto di vista formale, inizieranno da martedì prossimo; ha anche
dichiarato, perentoriamente, la sua volontà di non ricandidarsi nel 2016. Da una parte
Bozizé chiede il riconoscimento della sua leadership, ma dall’altra promette di farsi
da parte alla scadenza del mandato. Sono in molti a ritenere, comunque, che l’accordo
dovrebbe prevedere la creazione di un governo di unità nazionale, con la partecipazione
dei ribelli. Una crisi che va risolta quanto prima, anche perché – secondo l’agenzia
per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite – sono 316 mila le persone che si trovano
nelle zone dei combattimenti e molte di queste stanno fuggendo verso i confini camerunese
e congolese.