Lampedusa: rientrata l'emergenza nel centro immigrati
Dopo l’allarme lanciato poco prima di Natale, è rientrata l’emergenza nel Centro per
immigrati di Lampedusa. Per il sindaco, però, l’isola deve essere considerata solo
un punto di passaggio e del problema immigrazione si deve fare carico l’intera Europa.
Il servizio di Alessandro Guarasci:
Sono circa 300
gli immigrati ora nel centro di prima accoglienza di Lampedusa. Si tratta della capienza
regolamentare, ma solo il 19 dicembre la situazione era ben diversa: circa 600 persone.
Il grido d’allarme del sindaco Giusy Nicolini non è rimasto inascoltato. Ma
l’emergenza non deve ripetersi:
“Questo centro deve rimanere tendenzialmente
vuoto, perché Lampedusa è isola di approdo, di accoglienza, di primo soccorso e quindi
il centro deve sempre rimanere in condizioni di poter ospitare in maniera dignitosa
coloro che arrivano. Lampedusa è la porta d’Europa non è soltanto l’ultimo lembo d’Italia
e invece questo non viene compreso”.
Per questo, a Lampedusa è nato il
Museo delle Migrazioni per testimoniare il suo ruolo di ''isola ponte'', assieme a
Linosa. La Caritas di Agrigento chiede che si apra un tavolo per evitare che il sovraffollamento
si ripeta e poi mette in luce l’ospitalità della popolazione. Il direttore Valerio
Landri:
“La popolazione di Lampedusa continua a dare testimonianza di
grande spirito di accoglienza. Ad esempio, la sera di Natale la parrocchia ha offerto
un momento di festa, di musica e di dolci al quale hanno preso parte moltissimi dei
migranti che circolano liberamente per l’isola. È stato un momento molto importante
perché si sentivano accanto ai canti della Novena natalizia italiana in siciliano,
quelli portati dai fratelli che venivano dall’Africa”.
Recentemente, la
popolazione è stata premiata con la medaglia al valor civile.