Inflazione: è record la media annua 2012 in Italia. Confcommercio: anche i saldi in
calo
Inflazione stabile a dicembre nell’Eurozona, secondo la stima flash dell’istituto
di statistica Ue, Eurostat, mentre accelerano i prezzi in Italia su base annua. A
tirare le somme per il 2012 è l’Istat che segnala un tasso di inflazione media pari
al 3 per cento, in aumento rispetto al 2,8 per cento del 2011, e al record dal 2008.
Secondo il Codacons ciò ha determinato una stangata di oltre 1000 euro per le famiglie.
Il servizio di Gabriella Ceraso:
E' ferma al
2,2 per cento a dicembre l'inflazione dei 27 paesi dell'Unione europea come il mese
precedente, più o meno come un anno fa. I prezzi energetici trainano quelli di aliemntari,
alcol e tabacchi. Situazione diversa in Italia dove la media annua del 2012 segna
un record, cioè il 3 per cento il tasso di inflazione, il più alto dal 2008. I fattori
determinanti nelle parole di Mariano Bella, direttore Ufficio Studi Confcommercio:
"Se
guardiamo questo 3 per cento da cosa è composto, ci sono tre voci: bevande alcoliche
e tabacchi - e qui c'è il ruolo dello Stato - abitazione, acqua, elettricità e combustibili
- e qui c'è l'iva e le accise, quindi il ruolo dello Stato - e l'importazione di materie
prime energetiche e trasporti, quindi ancora carburanti e benzine. Purtroppo, c'è
poco mercato in questa inflazione e molto Stato. I prezzi lasciati al libero gioco
della domanda e dell'offerta tenderebbero, in questo momento di vuoto di domanda a
diminuire, infatti l'inflazione tendenziale è passata dal 3,2 al 2,4 nel giro di qualche
mese".
Si conferma, dunque, una prospettiva non rosea quella del 2012 ma
dubbi ci sono anche per l'anno appena iniziato, specie se andrà in porto l'aumento
dell'iva. I primi effetti già si sentono sui saldi. L'8 per cento di conusmatori in
meno e con meno di 200 euro a disposizione. Ancora Mariano Bella:
R.
- I soldi rimangono importanti perchè costituiscono una quota rilevante, almeno il
20 per cento di tutte le vendite dell'anno, ma purtroppo non si esce dal trend recessivo
che ormai contraddistingue il Paese da diversi anni.
D. - Cosa augurarsi dunque?
R.
- Un progetto di cauta ma seria riduzione delle aliquote legali innescherebbe da subito
un miglioramento della fiducia, ingrediente essenziale della vita economica e della
vita sociale.