2013-01-04 20:31:57

Emilia, fatica la ricostruzione a sette mesi dal sisma


In Emilia, centinaia di giovani di movimenti ecclesiali provenienti dal Nord Italia hanno trascorso il Capodanno a fianco degli sfollati. L’Associazione Papa Giovanni XXIII è in prima linea nel sostegno di coloro che non vogliono lasciare le zone rurali, dove si lamenta il maggiore degrado. A sette mesi dal sisma, la ricostruzione è ancora faticosa, come spiega Luca Manfredini, responsabile del coordinamento regionale Caritas per il terremoto, al microfono di Antonella Palermo:RealAudioMP3

R. - Anche se da quest’estate del terremoto se ne parla forse poco o niente, in realtà le famiglie che vengono a chiedere sono veramente ancora molte, moltissime. Un dispaccio dell’Emilia Romagna di fine ottobre - periodo in cui hanno chiuso le tendopoli - si parlava che erano 2.300 le persone ancora assistite dalla Protezione civile e momentaneamente alloggiate in alberghi. Questo perché queste famiglie erano in attesa di una sistemazione nei "Moduli abitativi provvisori" - i cosiddetti Map - che dalla settimana scorsa in alcuni Comuni si sta cominciando ad assegnare alle famiglie. Sono però ancora tante le famiglie che attendono l’assegnazione dei moduli.

D. - Sono stati realizzati con sufficiente criterio?

R. - Sì. Forse manca solo il criterio della celerità. La costruzione di questi moduli è iniziata dopo le scuole e sta terminando adesso.

D. - Anche volontari del Servizio civile potrebbero essere impiegati nelle vostre zone?

R. - Si parla di un bando straordinario di servizio civile volontario. Il problema è che se ne è iniziato a parlare solo a settembre, ottobre. Pare che si stia concretizzando adesso. Fare un bando per un’emergenza, e mandare le persone con così tanto ritardo, significa che senza dubbio appena questi giovani arriveranno, troveranno del lavoro da fare. Speriamo arrivino al più presto.







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