Emergenza freddo, l’accoglienza delle parrocchie del Laurentino
C’è chi solitamente vive in una baracca. Ci sono famiglie rom, anziani abbandonati,
stranieri senza documenti e sfrattati. Ma anche una coppia di giovani sposi romani
con gravi difficoltà economiche. Sono alcune delle persone che hanno ricevuto un aiuto
concreto per affrontare a Roma l’emergenza freddo. Dal 27 dicembre scorso – ricorda
la rivista diocesana RomaSette – le Caritas parrocchiali della XXIV Prefettura, in
collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio, il Municipio XII e con il sostegno
dell’azienda farmaceutica Takeda Italia, hanno messo a disposizione dei senza dimora
16 posti di accoglienza notturna in Piazzale Caduti dei Militari nei Lager, lungo
via Laurentina. Quattro i container, attrezzati con riscaldamento e servizi igienici,
che rimarranno attivi fino alla fine di aprile. “L’iniziativa – spiega mons. Giancarlo
Graziano, parroco di San Mauro Abate – è giunta al quinto anno e ogni inverno questi
moduli abitativi hanno conosciuto nuovi ospiti”. “Finora siamo riusciti a mettere
a disposizione solo 16 posti letto, ma per il futuro speriamo di trovare una struttura
fissa in cui ospitare più stabilmente quanti ogni anno bussano alle nostre porte in
cerca di accoglienza”. Negli ultimi anni – sottolinea Mimmo Di Bartolomeo, diacono
impegnato nel progetto – “abbiamo iniziato a ricevere diverse richieste da famiglie
di romani”. “L’aspetto più difficile è diventato scegliere chi inserire nel servizio
e chi escludere, perché la maggior parte di coloro che ci vengono segnalati dalle
parrocchie ne avrebbe bisogno, ma i posti sono limitati”. “Venendo incontro all’emergenza
freddo – spiega il presidente del Municipio XII, Pasquale Calzetta – in realtà cerchiamo
di occuparci di quella più generale dell’indigenza, che è in aumento costante. Noi
pensiamo agli allacci e alle utenze, le associazioni gestiscono il servizio e, da
due anni, Takeda Italia offre l’affitto dei container: un esempio virtuoso di collaborazione
tra pubblico e privati”. Nell’ampio piazzale sotto la torre della Telecom, punto di
riferimento dello skyline della periferia laurentina, ogni giorno viene anche fornito
un pasto caldo servito dai volontari. (A.L.)