2013-01-02 14:13:51

Siria: 60 mila vittime dall'inizio del conflitto secondo l'Onu


In Siria è arrivato a quasi 60mila il numero delle vittime accertate dall’inizio del conflitto a marzo del 2011. Lo ha riferito l’ONU, mentre ieri è avvenuta l’ultima strage di civili: più di 30 morti per un raid aereo delle forze governative contro alcuni sobborghi nella zona est di Damasco. Colpita una colonna di auto in sosta nei pressi di una stazione di rifornimento. Infine in giornata si è appreso del rapimento di un giornalista freelance statunitense, avvenuto il 22 novembre scorso nella provincia di Idlib ad opera di uomini armati.Il servizio di Roberta Barbi:RealAudioMP3

Proseguono senza sosta i combattimenti tra le forze lealiste siriane e i ribelli nell’aeroporto militare della provincia di Idlib, che lasciano diversi morti sul campo da entrambe le parti, come riferito dall’Osservatorio siriano per i diritti umani. La situazione non sembra migliorare neppure nell’area intorno alla base di Wadi Deif, dove l’assedio è in corso dallo scorso mese di ottobre e dove qualche giorno fa – ma la notizia è stata diffusa solo oggi – è rimasto ucciso un cittadino australiano che da tempo combatte accanto ai ribelli. La base costituisce l’ultima delle roccaforti lealiste nell’area, dopo la conquista, da parte dei nemici del regime, della vicina città di al-Maaret Noomane, che ha una posizione di rilievo a livello strategico, trovandosi sulla strada di collegamento tra Damasco e Aleppo. E proprio nella capitale, oggi, l’azione più brutale, mirata contro i civili: un bombardamento dell’aviazione su una folla di persone in fila davanti a un panificio, ha decimato due intere famiglie, rimaste sotto le macerie di una palazzina crollata: non si conosce ancora l’esatto numero delle vittime.

Ultimo aggiornamento: 3 gennaio 2013







All the contents on this site are copyrighted ©.