Strage di cristiani in Nigeria. Mons. Kaigama: non abbiamo paura, la fede vince
l’odio
In Nigeria, il 2012 si è concluso con l’ennesima strage di cristiani. 15 persone sono
state uccise da uomini armati mentre partecipavano ad una funzione religiosa a Chibok.
E' avvenuto domenica 30. Nele stesse ore altre 15 persone erano state sgozzate nel
villaggio di Musari, nel nordest del Paese, dove la setta islamista “Boko Haram” ha
perpetrato numerosi attentati, in prevalenza contro cristiani. Nonostante questa
vera e propria persecuzione, però, la fede dei cristiani di Nigeria resta solida.
E’ quanto sottolinea mons. Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos e presidente
dell’episcopato nigeriano, intervistato da Alessandro Gisotti:
R. – Certamente,
è stato un anno molto difficile per i cristiani in Nigeria, a causa della persecuzione
e quindi la sofferenza a causa della fede. Abbiamo avuto attacchi su attacchi nelle
chiese. Sono stati certamente momenti molto difficili. Però, abbiamo speranza: i cristiani
qui non rinunciano! Fanno il possibile per poter continuare a praticare la loro fede,
vengono a Messa. Sono pochi quelli che hanno paura. Dobbiamo dire che la maggioranza
è forte. Continuiamo così e speriamo che l’anno nuovo sia diverso: che possa essere
un anno di armonia, di pace per tutti noi, musulmani e cristiani. Vogliamo vivere
in pace, sempre …
D. – Moltissime stragi sono avvenute proprio la domenica,
proprio mentre i fedeli erano in chiesa. Forse in Occidente non si capisce questo,
andare a Messa e morire: questa è una testimonianza fortissima anche per i cristiani
del resto del mondo …
R. – Certamente, queste persone cercano momenti solenni,
momenti speciali per attaccare. Quindi, la chiesa diventa bersaglio quando i cristiani
vi si radunano per pregare: in questa occasione è più facile, è più semplice per i
terroristi attaccare. Come dico sempre, questo non può far morire la fede, non può
ridurre l’amore per la fede cristiana. Questo non ci trattiene dal praticare la fede:
infatti, noi andiamo avanti, bambini, uomini e donne. Sempre siamo pronti ad andare
avanti. Per questo, siamo sicuri che saremo vincitori.
D. – Diceva Tertulliano,
all’inizio della storia del cristianesimo, che il sangue dei martiri è fecondo per
la vita di fede. Sembra incredibile visto oggi da qui, da Roma. Ma è così: in fondo,
è stato anche a Roma così, all’inizio del cristianesimo. Dunque, queste continue stragi
non piegano la fede dei cristiani, anzi, la rafforzano…
R. – Senz’altro. Anche
oggi, questa notte, festeggeremo la vigilia dell’Anno Nuovo e io sono sicuro che parteciperanno
tante persone, che verranno a ringraziare il Signore per tutte le grazie, per tutto
quello che hanno ricevuto nel corso dell’anno passato. La fede è solida. Senz’altro,
noi continueremo a praticare la fede cristiana. E speriamo di vincere con l’amore
e con la fortezza della nostra fede, su queste persone diaboliche.