E' morta oggi nella sua abitazione a Roma il premio Nobel e senatrice a vita Rita
Levi Montalcini. Aveva 103 anni. Era membro della Pontificia Accademia delle Scienze.
Nata a Torino il 22 aprile 1909 in una famiglia ebrea sefardita, neurologa, a causa
delle leggi razziali fu costretta a emigrare in Belgio: fu ospite dell'istituto di
neurologia dell'Università di Bruxelles, dove continuò gli studi sul differenziamento
del sistema nervoso. Tornata in Italia, negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono
alla scoperta e all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa
o NGF, scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina.
Il primo agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita "per aver illustrato la Patria
con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale". È stata socia nazionale dell'Accademia
dei Lincei per la classe delle scienze fisiche ed è stata tra i soci fondatori della
Fondazione Idis-Città della Scienza. Laica, non credente e impegnata su molti fronti
civili e sociali, il suo ultimo appello è di pochi mesi fa rivolto al governo Monti
“affinché non cancelli il futuro di tanti giovani ricercatori, che coltivano la speranza
di poter fare ricerca in Italia”. La senatrice Rita Levi Montalcini - ha detto il
direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, interpellato dall'Ansa
- è stata una figura eminente non solo per gli altissimi meriti scientifici ma anche
per l'impegno civile e morale che l'ha resa persona esemplare e ispiratrice nella
comunità italiana e internazionale: è spontaneo e doveroso – ha concluso - unirsi
al cordoglio universale per la sua dipartita.