Scontro Washington-Mosca sulla legge russa che blocca le adozioni da parte di cittadini
Usa
Le relazioni russo-americane attraversano un periodo complicato. Dopo l’approvazione
da parte di Vladimir Putin della cosiddetta legge “anti-Magnitsky” si riaprirà presto
lo spinoso capitolo degli scudi anti-missilistici regionali. Come era nelle attese
infatti il capo del Cremlino Vladimir Putin ha firmato ieri la legge che blocca le
adozioni di bambini russi da parte di cittadini americani. Ci riferisce Giuseppe
D’Amato:
Come era nelle
attese Vladimir Putin ha firmato la legge che blocca le adozioni di bambini russi
da parte di cittadini americani. Contemporaneamente ha emanato un decreto per difendere
gli orfani. L’opinione pubblica federale si è scontrata duramente su questa legge
definita “anti-Magnitsky”, in risposta all’approvazione da parte del Congresso Usa
di norme contro i corrotti e gli avversari della democrazia in Russia. Come ha dimostrato
la conferenza stampa di fine d’anno di Putin, i rapporti russo-americani vivono un
momento difficile. Il recente lancio di un vettore nord-coreano in grado di colpire
il territorio USA accelererà la realizzazione degli Scudi anti-missilistici regionali.
In Asia gli americani sono avanti nella sua dislocazione. In Europa invece pesa come
un macigno il “niet” russo. “Si rispettino i nostri interessi”, ha ribadito la settimana
scorsa Putin. Obama, però, non potrà aspettare a lungo. E’ tempo che Russia e Nato
trovino un accordo al riguardo, altrimenti una nuova ondata di gelo scenderà sui rapporti
bilaterali.