Presentata l'Agenda Monti per l'Italia, il premier a capo della coalizione centrista
Nasce l’Agenda Monti per l’Italia. L’annuncio ieri sera da parte del premier uscente
in conferenza stampa al Senato, a conclusione di un lungo vertice con i leader centristi.
Non sarà un nuovo partito, precisa Monti, che sarà a capo della coalizione. Reazioni
critiche dal centrodestra, freddezza dal Pd. Il servizio di Giampiero Guadagni:
Lista unica
al Senato, che si chiamerà Agenda Monti per l’Italia; alla Camera invece una federazione
di sigle. Si rivolge non solo al centro ma a tutti quelli che non si riconoscano nell’attuale
offerta politica l’iniziativa presentata ieri sera dal premier uscente dopo l’incontro
con esponenti di Udc, Fli, Api, Italia Futura e Acli. Presenti anche l’ormai ex senatore
del Pd Pietro Ichino e il rappresentante del Pdl nel Partito popolare europeo Mario
Mauro: entrambi aderiscono alla coalizione che sarà guidata dallo stesso Monti. Che
affida ad Enrico Bondi - attualmente commissario per la sanità del Lazio - la valutazione
delle candidature. Monti intanto sottolinea: non sono l’uomo della Provvidenza e non
sono contro nessuno. Ma le due principali forze politiche presenti in Parlamento,
sia pure con toni diversi, non la pensano così. Per il segretario del Pdl Alfano Monti
rivela in modo inequivocabile il tentativo di nascondere dietro qualche candidatura
moderata un disegno di alleanza con la sinistra. Il Pd teme invece che l’operazione
sia sostanzialmente di centrodestra. Il segretario Bersani conferma il rapporto amichevole
di stima e rispetto con Monti ma aspetta di capire quale sarà il rapporto che la sua
lista avrà con il Pd. Pd che intanto oggi apre nuovamente i gazebo per scegliere
i candidati parlamentari: tra di loro anche l’ex procuratore antimafia Grasso, presentato
ufficialmente ieri.
Quello che ci si chiede è se ora i cattolici torneranno
ad essere protagonisti della vita politica italiana. Alessandro Guarasci ha
girato la domanda a Carlo Costalli, presidente del Movimento Cattolico dei
Lavoratori:
R. - Sembra
che si stiano creando le condizioni per un recupero di partecipazione del mondo cattolico
organizzato. Speriamo che queste premesse si concretizzino in un approfondimento sui
contenuti nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Siamo ottimisti.
D.
- Senza dubbio, però, l'agenda di Monti dovrà essere orientata anche verso la crescita:
più di qualche volta, la Dottrina sociale della Chiesa ricorda che comunque bisogna
ridistribuire il benessere ...
R. - Questo anno si è guardato soprattutto ai
conti, che erano sicuramente andati fuori controllo. Il tema della crescita c'è e
va sicuramente rafforzato in alcuni punti; ci va inserito sicuramente anche un riferimento
ai nostri valori. Però, direi che è la piattaforma più seria che in queste settimane,
in questi giorni è apparsa sul mercato del dibattito politico.