2012-12-29 20:05:04

Il Papa ai 40mila giovani di Taizé: siate luci nel mondo. La comunione ha bisogno di voi


Un invito ad essere piccole luci nel mondo. Lo ha rivolto ieri sera, dal sagrato della Basilica di San Pietro, Benedetto XVI ai circa 40 mila giovani giunti a Roma in occasione dell'Incontro europeo della Comunità di Taizé. “Se a volte il male e la sofferenza degli innocenti creano dubbio e turbamento – ha detto il Papa – il sì a Cristo diventa difficile. Ma il dubbio non fa di voi dei non credenti”. Il servizio è di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

Come già Giovanni Paolo II nel 1987, anche Benedetto XVI si fa pellegrino di fiducia in nome di Cristo. Lo fa incontrando i circa 40 mila giovani appartenenti a diverse confessioni cristiane e partecipanti al 35.mo raduno europeo di Taizé, il quarto organizzato a Roma. Accolti in tante parrocchie e comunità religiose hanno fatto in questi giorni una nuova esperienza di Chiesa. Il Papa ricorda loro l’instancabile lavoro di frère Roger, fondatore della Comunità, a servizio dell’ecumenismo e, salutando i tanti ortodossi e protestanti presenti, prosegue:

I assure you of the irrevocable commitment of the Catholic Church…
"Vi assicuro dell’impegno irrevocabile della Chiesa cattolica a proseguire la ricerca di vie di riconciliazione per giungere all’unità visibile dei cristiani”.

La comunione che è il Corpo di Cristo – spiega il Santo Padre ai giovani – ha bisogno di voi e voi avete in esso il vostro posto, corresponsabili nella trasmissione della buona novella del Vangelo al mondo. Da qui l’invito:

Wenn ihr wieder nach Hause in eure Länder zurückgekehrt seid, …
"Tornando a casa, nei vostri diversi Paesi, vi invito a scoprire che Dio vi fa corresponsabili della sua Chiesa, in tutta la varietà delle vocazioni”. Una chiamata, dunque a rispondere a Cristo senza paura:

Le Christ souhaite recevoir de chacun de vous aussi
"Cristo desidera ricevere anche da ciascuno di voi una risposta che venga non dalla costrizione né dalla paura, ma dalla vostra libertà profonda”.

Chrystus nie odciąga was od świata. On was posyła tam
"Cristo non vi toglie dal mondo. Vi manda là dove la luce manca perché la portiate agli altri. Tutti chiamati ad esser piccole luci per quanti vi circondano, attenti ad un equa ripartizione dei beni della terra, impegnati per la giustizia e una nuova solidarietà umana per aiutare il prossimo a comprendere come il Vangelo chiami al contempo verso Dio e verso gli altri".

Avoir foi en son Fils Jésus Christ et nous aimer les uns les autres
"Avere fede e amare Dio e gli altri! Che cosa c’è di più esaltante? Che cosa di più bello?”.

Parfois le mal et la souffrance des innocents…
"A volte il male e la sofferenza degli innocenti creano in voi il dubbio e il turbamento. E il sì a Cristo può diventare difficile. Ma questo dubbio – ha proseguito il Pontefice - non fa di voi dei non credenti! Gesù infatti non ha respinto l’uomo del Vangelo che gridò: Credo; aiuta la mia incredulità!".

A salutare il Papa a nome delle migliaia di giovani, il priore della Comunità di Taizé, frère Alois, il quale ha ricordato l’ultima lettera scritta, prima della morte violenta, dal fondatore frère Roger a Benedetto XVI per comunicargli l’intenzione della Comunità di camminare in comunione lui. Un dono, piccolo, ma significativo quello portato da frère Alois a Benedetto XVI: alcuni semi di sorgo, cereale capace di sopportare la siccità, offerti da alcuni giovani africani incontrati il mese scorso a Kigali in Ruanda.

"La grande vitalité de ces jeunes chrétiens est une promesse...
La grande vitalità di questi giovani – ha detto il priore di Taizé - è una promessa per il futuro della Chiesa”. “Forse questi semi - è stato l’auspicio - potranno fiorire nei giardini Vaticani”.

Ultimo aggiornamento: 30 dicembre 2012







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