E’ morto mons. Tokarczuk, testimone della fede durante il regime comunista polacco
Si è spento sabato scorso in Polonia, l'arcivescovo emerito di Przemysl dei Latini,
Ignacy Tokarczuk: aveva 94 anni. Testimone della fede durante il regime comunista
polacco, riuscì a far costruire 430 chiese nonostante le resistenze e mancate autorizzazioni
da parte delle autorità marxiste. Mons. Tokarczuk, era il più anziano vescovo polacco:
ordinato sacerdote nel 1942 a Leopoli, ora in Ucraina, è riuscito a salvarsi durante
la guerra nonostante fosse stato condannato alla morte. Avendo conosciuto di persona
il terrore sia del regime nazista sia quello comunista ha sempre lottato a favore
della libertà di espressione e di religione. Nominato nel 1965 da Paolo VI responsabile
della diocesi di Przemysl dei Latini, fu consacrato vescovo dal primate polacco cardinale
Stefan Wyszynski. Come vescovo fondò 220 nuove parrocchie, e nonostante i divieti,
fra il 1965 e il 1993, sorsero nella sua diocesi 430 nuove chiese, spesso costruite
grazie a stratagemmi, come ristrutturazioni, rapide e fatte di notte, di case o anche
di fienili. Mons. Tokarczuk ha poi assistito l'opposizione democratica in Polonia
ed è stato cappellano del sindacato Solidarnosc. Nel 2006 è stato insignito con l'Aquila
bianca, la massima onorificenza polacca.