Nepal: il Natale festeggiato da cristiani, indù e buddisti
"In virtù del battesimo noi cristiani abbiamo il diritto e il dovere diffondere il
messaggio di Cristo e la testimonianza della sua venuta sulla terra e del suo sacrificio
in tutto il Nepal". È quanto ha affermato mons. Antony Sharma, arcivescovo di Kathmandu,
davanti a migliaia di cattolici, indù e buddisti, che hanno partecipato alle messa
di mezzanotte celebrata il 25 dicembre nella cattedrale dell'Assunzione. Nella sua
omelia il prelato ha invitato i politici nepalesi e i leader di tutte le fedi a vedere
nella nascita di Gesù un'occasione "per lavorare insieme al bene del Paese - dal 2008
colpito da una grave crisi economica e politica - senza distinzione di caste, gruppi
etnici e comunità di appartenenza". I preparativi per il Natale sono iniziati lo scorso
20 dicembre in tutte le chiese del Paese. Per la prima volta dalla caduta della monarchia
indù nel 2006, le celebrazioni sono avvenute in un clima di festa e senza la minaccia
di attentati terroristi da parte di gruppi estremisti. Fonti dell'agenzia AsiaNews
raccontano che molte comunità cristiane hanno organizzato per il 25 dicembre - da
due anni festa nazionale - processioni pubbliche e veglie di preghiera. Nelle parrocchie
più importanti anche le autorità hanno partecipato ai festeggiamenti, mettendo a disposizione
personale di sicurezza e fanfare. Il 25 dicembre, le principali cariche dello Stato
hanno inviato i propri auguri alle comunità cristiane, protestanti e cattoliche. Nel
suo messaggio, il presidente Ram Barav Yadav ha sottolineato che "la testimonianza
dei cristiani che ha il suo culmine nel giorno di Natale, contribuisce ogni anno alla
diffusione dei valori di solidarietà, armonia e fratellanza nel Paese", per decenni
diviso dalla guerra civile fra maoisti e sostenitori della monarchia indù. Grazie
alla maggiore libertà religiosa, il numero dei cristiani è aumentato rispetto al periodo
della monarchia, che per secoli ha proibito qualsiasi religione diversa dall'induismo.
Secondo il censimento del 2011 i cristiani, cattolici e protestanti sono circa l'1,5%
della popolazione. Nel 2006 erano solo lo 0,5%. In sei anni i cattolici sono passati
da 4mila a 10 mila unità. (R.P.)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LVI no. 363