2012-12-25 15:06:11

Natale. Il cardinale Caffarra tra i terremotati dell'Emilia


"Nelle difficoltà della ricostruzione c’è la sicurezza che Dio è vicino, fino al punto di farsi bambino". Con queste parole, il cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, si è rivolto nell’odierna giornata di Natale alle comunità dell'Emilia maggiormente colpite dal sisma dello scorso maggio. La notte scorsa e in mattinata, il porporato ha voluto presiedere tra loro le solenni celebrazioni natalizie. Il servizio di Luca Tentori:RealAudioMP3

(suono campane)

I rintocchi dell’orologio civico di Crevalcore a mezzanotte. I primi dopo che il sisma lo aveva fermato il 29 maggio scorso. Un paese intero lo ha accompagnato commosso prima di recarsi alla Messa della notte di Natale presieduta dall’arcivescovo di Bologna. Il cardinale Caffarra ha voluto celebrare il Natale tra le tende del terremoto, a Crevalcore e Mirabello, due delle parrocchie più colpite della sua diocesi. In questa fetta d’Emilia profonda, un popolo ancora paga nel cuore, nelle case, nelle fabbriche e nelle chiese le conseguenze del terremoto. Il mistero del Natale narrato dai Vangeli e quello vissuto oggi tra le tende del sisma emiliano. Dice l’evangelista Giovanni a proposito dell’Incarnazione: "Ha posto la sua tenda fra noi". E il cardinale Caffarra ha così commentato questo passo nell’omelia della Messa celebrata sotto un tendone sportivo:

“Anche voi avete vissuto sotto le tende e sapete come si vive sotto di esse, sperimentando il senso dell’insicurezza, della fragilità e di una mancanza di beni umani essenziali. Questa notte Dio è venuto a vivere la nostra condizione, nascendo fuori da una casa”.

Mirabello, tremila anime alle porte di Ferrara, ha invece ospitato la Messa di questa mattina del cardinale Caffarra. La chiesa parrocchiale di San Paolo Maggiore non c’è più. Una facciata smozzata e brandelli di navate ricordano l’impresa di un piccolo paese che costruì una chiesa maestosa. Nell’Emilia di Guareschi, una tenda è condivisa da don Camillo e Peppone: lì sotto si alternano catechismo e Messe, consigli comunali e attività culturali. In attesa della chiesa provvisoria, forse pronta per Pasqua, i parrocchiani hanno ampliato il tendone per accogliere i tanti fedeli accorsi questa mattina. La gioia di tutti nelle parole del parroco don Ferdinando Gallerani:

“L’abbiamo sentito proprio come un padre che fa festa. 'Natale con i tuoi' ci siamo detti. E siamo molto contenti per questa visita. Finalmente, qualcuno ci stimola ancor più, perché abbiamo bisogno di ricevere fiducia e speranza. Ne abbiamo tanta, ma ce ne vuole ancora di più. Poi, sua eminenza è venuto varie volte qui a trovarci e continua così il suo apostolato”.

Nella zona c’è apprensione per le imprese distrutte o danneggiate e per il lavoro di tante famiglie. Così, nel cuore del terremoto le parole del cardinale Caffarra, in questo Natale, risuonano ancora più vive: "Tornerete ora tra le vostre difficoltà, ma possedete la ricchezza più grande se siete consapevoli che Dio si prende cura di voi".







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