Messaggio natalizio dell'arcivescovo di Nagasaki: no al profitto più delle vite
umane
“Non è il momento di festeggiare in maniera consumistica. Dobbiamo concentrarci sulla
preghiera e sull’aiuto nei confronti dei più deboli. Anche perché il Paese affronta
momenti molto critici dal punto di vista politico ed energetico”. È l’inizio del messaggio
rilasciato all’agenzia AsiaNews dall’arcivescovo di Nagasaki, mons. Giuseppe Mitsuaki
Takami. Quest’anno la sua diocesi celebrerà il Natale in maniera più dimessa, anche
per “concentrare la preghiera su chi soffre di più, che al momento sono le vittime
della crisi economica e quelle del disastro nucleare”. Il presule ha poi affrontato
la questione delle centrali nucleari, riaperta dall’elezione del nuovo premier conservatore
Abe: la Chiesa nipponica ha sempre chiesto la chiusura permanente dei siti nucleari,
“per almeno due ottime e importantissime ragioni: il pericolo insito nell’uso di quelle
tecnologie, per quante precauzioni si possano prendere, e il fatto che non si sappia
ancora come trattare le scorie. Non si deve mettere il profitto o il risparmio al
di sopra della vita umana o dell’ambiente”. Secondo mons. Takami “oggi la voce del
popolo è molto forte contro la politica e contro il nucleare. Non è più una questione
ideologica come avveniva in passato, ma un’emergenza nazionale, un nuovo fenomeno
sociale che riporta la voce del popolo in prima fila, e il governo deve ascoltare
questa voce”. Perciò, ha concluso l’arcivescovo di Nagasaki, “questo sarà un Natale
‘nucleare’ per tutto il Paese. Le preghiere della Chiesa nipponica sono accanto a
coloro che soffrono e che lottano contro queste forme di ingiustizia. Speriamo che
vengano ascoltate anche dal governo”. (L.P.)