E' finita la 16.ma legislatura: si voterà il 24 e 25 febbraio
Il Capo dello Stato Napolitano ha firmato nel pomeriggio il decreto di scioglimento
delle Camere. L’annuncio al termine del breve giro di consultazioni al Quirinale con
i capigruppo di Palazzo Madama e Montecitorio e con i Presidenti di Senato e Camera.
In serata il Consiglio dei ministri ha approvato la data delle elezioni politiche,
che si terranno il 24 e 25 febbraio. Ora riflettori accesi sulla conferenza stampa
di domani del dimissionario premier Mario Monti. Servizio di Giampiero Guadagni:
Una
strada segnata. Napolitano ha formalizzato con queste parole l’epilogo della sedicesima
legislatura, giunto in leggero anticipo rispetto alla scadenza naturale. Strada segnata,
ricostruisce il capo dello Stato, a partire dal ritiro della fiducia al Governo Monti
da parte del Pdl, lo scorso 7 dicembre. Con conseguenti annunciate dimissioni del
premier, rassegnate ufficialmente ieri sera dopo l’approvazione della legge di stabilità.
La data delle elezioni politiche è decisa: il 24 e 25 febbraio. Il capo dello Stato
augura una campagna elettorale misurata e produttiva. In mattinata al Quirinale i
capigruppo dei partiti presenti in Parlamento. Il Pdl chiede che, andando ad elezioni
con un governo tecnico, il premier si mantenga al di sopra delle parti. Il Pd ricorda
di aver sostenuto lealmente e fino all’ultimo l’Esecutivo, ringrazia Monti, ma ritiene
tornato il momento di politiche progressiste e riformiste. Da parte loro i centristi
sperano in un impegno diretto di Monti al loro fianco, precisano che rispetteranno
ogni sua scelta e fanno sapere che proseguiranno comunque il lavoro del Governo. Lavoro
criticato invece da Lega e Italia dei Valori, i due partiti sin dall’inizio rimasti
fuori dalla maggioranza. E adesso si attendono le decisioni di Monti sul suo futuro
politico. Domattina la conferenza stampa di fine anno a Palazzo Chigi. Ma il premier
dimissionario potrebbe non sciogliere la riserva in questa occasione, e limitarsi
ad enunciare una sua agenda di riforme.