Oggi Putin al summit Ue-Russia. Ieri la conferenza stampa di fine anno a Mosca
Abolizione dei visti, cooperazione energetica ed inchiesta Ue contro Gazprom, relazioni
commerciali e Siria: sono tutte questioni che saranno al centro del summit Ue-Russia
di oggi a Bruxelles, alla presenza del presidente Putin e del ministro degli Esteri
Lavrov. Un vertice nel quale potrebbe pesare anche il caso delle Pussy Riot che preoccupa
l'Ue. Intanto ieri di Siria, di rapporti con gli Stati Uniti e di politica interna
ha parlato Putin nella conferenza stampa di fine anno con 1200 giornalisti. Ce ne
parla Giuseppe D’Amato:
I problemi con
gli Stati Uniti sono iniziati dopo la decisione di George Bush di iniziare la guerra
in Iraq. Aperta rimane ancora la questione dello Scudo anti-missilistico che gli occidentali
intendono dislocare in Europa. Questi alcuni dei passaggi più significativi della
maratona televisiva di Vladimir Putin. Il capo del Cremlino è favorevole alla legge
che vieta le adozioni di bambini russi da parte di cittadini americani. E’ la risposta
– spiega - ad una legge approvata recentemente da Washington per colpire i corrotti
e chi non rispetta la democrazia in Russia. Sulla Siria Putin non è tanto preoccupato
per la sorte del presidente Assad quanto per cosa succederà dopo la fine del suo regime.
In politica interna Putin ha negato che lo Stato da lui creato sia “autoritario”.
Se fosse così l’attuale leader russo avrebbe fatto emandare nel 2008 la Costituzione,
che vieta più di due mandati presidenziali. Così non è stato. “Abbiamo garantito la
stabilità”, ha contro-ribattuto Putin, secondo il quale “la democrazia non significa
anarchia”.