2012-12-19 12:29:42

Siria. Messaggio del patriarca Gregorios III: "Riconciliazione per arrivare alla pace"


“Natale, tempo di riconciliazione, nel quale, nonostante le sofferenze, il terrore, la morte, le distruzioni, l’emigrazione e l’abbandono delle proprie case, occorre far risuonare i canti degli angeli, e sperare un futuro in cui l’umanità viva in pace, nel dialogo e nel rispetto reciproco”. A chiederlo, nel suo Messaggio di Natale, è il patriarca melchita di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme, Gregorios III Laham. Pace, dialogo e rispetto sono questi “i valori alla base di una vera primavera araba e non la vendetta e l’egoismo di cui è pieno il mondo arabo con spargimento di sangue e di sofferenze per milioni di nostri bambini di diverse denominazioni religiose. Questo è il vero pericolo per i nostri Paesi”. Il patriarca - riferisce l'agenzia Sir - rivendica per i cristiani mediorientali, e per quelli siriani in modo particolare, “la ricerca della riconciliazione in modo non violento. Nessuno - scrive - ha il diritto di confinarci all’interno di una fazione, di armarci. Vogliamo la riconciliazione e solo questa cerchiamo seguendo il Vangelo. La riconciliazione evita parzialità, guarisce le ferite, supera l’odio, costruisce ponti di dialogo e di rispetto, fa riconquistare una vita normale, aiuta i poveri e coloro colpiti dai disastri. Essa è la via per costruire il futuro e non solo in Siria”. Il messaggio ribadisce, inoltre, la preghiera e “l’impegno della Chiesa a fianco degli sfollati, dei rifugiati, degli orfani, delle vedove, dei poveri, e di coloro che hanno paura e che vacillano davanti al momento presente”. Le preghiere del patriarca si estendono, infine, anche al “caro Libano diviso che vacilla, alla Giordania, alla Palestina, martire per le divisioni sue interne e per quelle del mondo arabo, a Israele che non sa che la sua salvezza è nel mondo arabo e da nessuna altra parte”. (R.P.)







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