2012-12-19 07:32:25

Obama apre al bando delle armi d’assalto


Negli Stati Uniti il presidente Obama appoggia le proposte per recuperare il bando delle vendite delle armi d'assalto. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney fa sapere che il presidente è d'accordo con l'iniziativa che la senatrice della California Dianne Feinstein porterà in Congresso a gennaio. Della questione armi ma anche del dibattito sul debito ci riferisce il servizio di Fausta Speranza RealAudioMP3


I 20 bambini e sei adulti massacrati dal giovane armato: la tragedia della scuola elementare in Connecticut della settimana scorsa ancora scuote gli animi. E Obama spinge per ripristinare il bando delle armi d'assalto, imposto da Bill Clinton nel 1994 e scaduto nel 2004 sotto l'era di George W. Bush. Il primo punto è proprio evitare la facile scappatoia ai paletti che la legge statunitense prevede. La cosiddetta ''scappatoia delle fiere delle armi'', i gun-shows che consentono di acquistare armi d'assalto a tutti senza i controlli obbligatori in un negozio con regolare licenza. Controlli che escludono tossicodipendenti, persone con problemi mentali o violenti. Nota da non trascurare: a Wall Street in queste ore le perdite di titoli dell'industria delle armi da fuoco sfiorano i meno 10 punti. Dopo il ritiro da alcuni siti di catene commerciali della pubblicità di alcune armi, sembra si possa parlare di svolta di tendenza. Intanto non si può dimenticare che nei prossimi giorni si gioca la partita sul fiscal cliff: il cosiddetto precipizio fiscale in cui Washington cade se non controlla il debito: Obama cerca un compromesso mettendo in conto l’aumento del tetto del debito per due anni ma anche più tasse, per chi guadagna oltre 400.000 dollari l'anno, e tagli alle spese per 1.200 miliardi.








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