Filippine: vescovi duri contro il presidente Aquino per legge su salute riproduttiva
L’ultimo atto per l’entrata in vigore della Legge per la Salute Riproduttiva (“Reproductive
Health Bill”), cioè la firma del Presidente Benigno Aquino, avverrà entro la fine
del 2012: lo ha annunciato lo stesso Presidente, a margine dell’approvazione del bilancio
di previsione dello Stato. Il Parlamento filippino ha dato parere favorevole alla
legge in due sessioni: prima la Camera, poi il Senato, dove lunedì 17 il provvedimento
registrato 13 voti a favore e 8 contrari. Si prevede ora una sessione plenaria di
entrambe le Camere per armonizzare i due testi, e poi la ratifica presidenziale, che
sancirà l’entrata in vigore della legge. La normativa prevede il finanziamento statale
a politiche di pianificazione familiare e di controllo delle nascite, incluse campagne
per facilitare l'accesso agli anticoncezionali. La Chiesa cattolica, che con i gruppi
pro-life ha combattuto contro questa legge, ha avuto parole dure verso il Presidente
Aquino. Mons. Gabriel Reyes, vescovo di Antipolo e presidente della Commissione episcopale
“Famiglia e vita”, ha dichiarato la sua preoccupazione per la nazione: “E’ già come
dittatura, perché l'esecutivo controlla il Congresso e la magistratura”, ha affermato
in una nota inviata all’agenzia Fides. Il vescovo, come molti altri osservatori, affermano
che il Presidente ha “comprato il consenso” usando il “pork barell”, il contributo
che i parlamentari ricevono per finanziare specifici progetti nei rispettivi distretti
di origine. Almeno cinque membri del Congresso e anche altri parlamentari, rimarca
il vescovo, “hanno cambiato la loro posizione a causa della pressione da Malacañang”,
aggiungendo che “questo può diventare una minaccia per la democrazia del Paese”. Il
vescovo di Bacalod, mons. Vicente M. Navarra, da parte sua ha invitato i fedeli a
“obbedire a Dio, non agli uomini”. Nel bilancio dello Stato, appena approvato, per
il Ministero della Sanità sono stanziati 51,1 miliardi di pesos che, come confermato
dal governo, includono fondi per fornire servizi di educazione sessuale agli studenti,
e offrire assistenza pubblica sui contraccettivi e sui metodi di pianificazione familiare.
(R.P.)