Unicef: 200 milioni i bambini malnutriti nel mondo, impegnarsi contro la mortalità
infantile
Una tenda al centro di Piazza del Popolo a Roma per raccontare cosa, con poco, si
può fare, per salvare un bambino dalla morte per malnutrizione. E’ quanto da oggi
sta facendo l’Unicef, che nella capitale ha presentato il nuovo rapporto focalizzato
sulla malnutrizione dei più piccoli anche con campagne rivolte ai donatori al fine
di debellarla. Questa emergenza invisibile colpisce nel mondo 200 milioni di bambini
tra 0 e 5 anni. Il servizio di Gabriella Ceraso:
Oltre un terzo
delle morti infantili sotto i cinque anni nel mondo - 2,3 milioni di bambini nel 2011
- ha come causa concomitante la malnutrizione. Circa 40 milioni di questi bambini
soffrono della forma acuta moderata di malnutrizione e oltre 20 milioni di quella
grave, la quale uccide un milione di bambini l’anno. Perdita di peso progressiva e
ritardi della crescita sono lo stillicidio quotidiano in assenza di cure adeguate.
L’80% di questi bambini vive in Asia meridionale e in Africa sub-sahariana, dove alla
carenza nutrizionale si aggiungono malattie, povertà, emergenze umanitarie e catastrofi
naturali. La riflessione di Giacomo Guerrera, presidente Unicef Italia:
“Le
inondazioni, i cambiamenti climatici hanno creato dei grandi problemi. Inoltre, l’aumento
della benzina, dei generi alimentari... Ciò incide su persone che hanno l’80 percento
delle loro risorse destinato proprio all’alimentazione”.
Un bambino – dice
il rapporto - è malnutrito se la sua dieta non gli fornisce componenti mirati alla
crescita o se è incapace di assorbire adeguatamente il cibo perché malato. L’azione
dell’Unicef si svolge almeno su tre fronti:
“Per quanto riguarda la malnutrizione,
il circolo vizioso fra mamma e bambino è facilmente comprensibile, per cui noi abbiamo
messo in atto degli interventi che diano un continuum assistenziale
che va dal concepimento ai primi anni di vita con l’allattamento al seno. Serve una
serie di interventi educativi e formativi. Un altro intervento è quello di creare
dei centri nutrizionali dove i bambini vengono assistiti ad esempio con latte, vitamine;
quindi una forte attenzione alla crescita. Per andare oltre - dato che è difficile
per le comunità che vivono nelle campagne, nella periferie della grandi città accedere
a questi centri - abbiamo pensato ad un aiuto a domicilio”.
Nel nuovo spazio
interattivo – aperto a Roma fino al 23 dicembre - è possibile scoprire il lavoro sul
campo attraverso l'esposizione di articoli salvavita e donare per acquistarli. Basta
veramente poco. Un alimento terapeutico pronto all’uso costa 0,28 centesimi di euro,
un braccialetto per la diagnosi sulla malnutrizione 0,05, un kit di primo soccorso
20 euro e bastano solo 4 euro per una zanzariera con insetticida a lunga durata.
E in occasione del Natale c’è anche la possibilità di un "regalo intelligente". Ancora
Giacomo Guerrera:
“Invitiamo tutti gli italiani - piuttosto che fare dei
regali tradizionali –a regalare un cartoncino dove c’è scritto cosa avete fatto, se
avete comprato una zanzariera, un kit medico o quant’altro. Noi vi diamo la possibilità
di avere questo cartoncino che voi date agli amici. È un modo simpatico per fare un
regalo pensando a coloro che stanno peggio di noi”.
L’obiettivo è arrivare
ad abbattere la mortalità infantile: ogni giorno sopravvivono 14 mila bambini in più
rispetto a due decenni fa, eppure ancora 19 mila ne muoiono. Sono troppi. Lo dice
anche un testimonial d’eccezione, l’ambasciatore dell’Unicef, Lino Banfi, appena
tornato da un centro logistico per gli aiuti Unicef di Copenaghen:
“Quello
che mi ha molto scioccato è il fatto che il governo danese abbia dato questa grande
cifra per fare una così bella struttura. Magari ci fosse anche in Italia! E poi l’amore
con cui lavorano tutte queste persone. È sempre più forte la mia convinzione che bisogna
fare del bene. Vogliamo che la mortalità infantile arrivi a zero!”.