2012-12-18 15:53:00

Unicef: 200 milioni i bambini malnutriti nel mondo, impegnarsi contro la mortalità infantile


Una tenda al centro di Piazza del Popolo a Roma per raccontare cosa, con poco, si può fare, per salvare un bambino dalla morte per malnutrizione. E’ quanto da oggi sta facendo l’Unicef, che nella capitale ha presentato il nuovo rapporto focalizzato sulla malnutrizione dei più piccoli anche con campagne rivolte ai donatori al fine di debellarla. Questa emergenza invisibile colpisce nel mondo 200 milioni di bambini tra 0 e 5 anni. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

Oltre un terzo delle morti infantili sotto i cinque anni nel mondo - 2,3 milioni di bambini nel 2011 - ha come causa concomitante la malnutrizione. Circa 40 milioni di questi bambini soffrono della forma acuta moderata di malnutrizione e oltre 20 milioni di quella grave, la quale uccide un milione di bambini l’anno. Perdita di peso progressiva e ritardi della crescita sono lo stillicidio quotidiano in assenza di cure adeguate. L’80% di questi bambini vive in Asia meridionale e in Africa sub-sahariana, dove alla carenza nutrizionale si aggiungono malattie, povertà, emergenze umanitarie e catastrofi naturali. La riflessione di Giacomo Guerrera, presidente Unicef Italia:

“Le inondazioni, i cambiamenti climatici hanno creato dei grandi problemi. Inoltre, l’aumento della benzina, dei generi alimentari... Ciò incide su persone che hanno l’80 percento delle loro risorse destinato proprio all’alimentazione”.

Un bambino – dice il rapporto - è malnutrito se la sua dieta non gli fornisce componenti mirati alla crescita o se è incapace di assorbire adeguatamente il cibo perché malato. L’azione dell’Unicef si svolge almeno su tre fronti:

“Per quanto riguarda la malnutrizione, il circolo vizioso fra mamma e bambino è facilmente comprensibile, per cui noi abbiamo messo in atto degli interventi che diano un continuum assistenziale che va dal concepimento ai primi anni di vita con l’allattamento al seno. Serve una serie di interventi educativi e formativi. Un altro intervento è quello di creare dei centri nutrizionali dove i bambini vengono assistiti ad esempio con latte, vitamine; quindi una forte attenzione alla crescita. Per andare oltre - dato che è difficile per le comunità che vivono nelle campagne, nella periferie della grandi città accedere a questi centri - abbiamo pensato ad un aiuto a domicilio”.

Nel nuovo spazio interattivo – aperto a Roma fino al 23 dicembre - è possibile scoprire il lavoro sul campo attraverso l'esposizione di articoli salvavita e donare per acquistarli. Basta veramente poco. Un alimento terapeutico pronto all’uso costa 0,28 centesimi di euro, un braccialetto per la diagnosi sulla malnutrizione 0,05, un kit di primo soccorso 20 euro e bastano solo 4 euro per una zanzariera con insetticida a lunga durata. E in occasione del Natale c’è anche la possibilità di un "regalo intelligente". Ancora Giacomo Guerrera:

“Invitiamo tutti gli italiani - piuttosto che fare dei regali tradizionali –a regalare un cartoncino dove c’è scritto cosa avete fatto, se avete comprato una zanzariera, un kit medico o quant’altro. Noi vi diamo la possibilità di avere questo cartoncino che voi date agli amici. È un modo simpatico per fare un regalo pensando a coloro che stanno peggio di noi”.

L’obiettivo è arrivare ad abbattere la mortalità infantile: ogni giorno sopravvivono 14 mila bambini in più rispetto a due decenni fa, eppure ancora 19 mila ne muoiono. Sono troppi. Lo dice anche un testimonial d’eccezione, l’ambasciatore dell’Unicef, Lino Banfi, appena tornato da un centro logistico per gli aiuti Unicef di Copenaghen:

“Quello che mi ha molto scioccato è il fatto che il governo danese abbia dato questa grande cifra per fare una così bella struttura. Magari ci fosse anche in Italia! E poi l’amore con cui lavorano tutte queste persone. È sempre più forte la mia convinzione che bisogna fare del bene. Vogliamo che la mortalità infantile arrivi a zero!”.







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