Caritas in prima linea per i rifugiati siriani in Giordania
40mila morti dal marzo 2011 e quasi 700mila rifugiati previsti per l’inizio del 2013
nei campi di Turchia e Giordania. Sono alcuni tra i dati inseriti nel rapporto di
Caritas Giordania, che sta seguendo quotidianamente gli sviluppi del conflitto siriano
e organizza campi di accoglienza per coloro che si sono messi in fuga dalle città.
Come riportato dall’agenzia Fides, lo scopo delle attività è anche quello di coordinare
gli aiuti internazionali: Caritas Giordania coopera infatti con le Caritas di Germania,
Danimarca, Svizzera, Lussemburgo e Repubblica Ceca nei vari campi profughi organizzati
nei territori di confine con la Siria in cui attualmente vengono assistite circa 60mila
persone. Salgono le preoccupazioni per la sicurezza interna dei campi e con l’arrivo
del freddo invernale la Caritas internazionale sta pianificando una campagna per i
prossimi mesi per la distribuzione di coperte, caloriferi e cibo. Anche l’Unicef denuncia
la situazione drammatica dei rifugiati: a Zaatari sta predisponendo l’erogazione di
acqua calda e la consegna di pane da parte di forni locali e in molti altri campi
proseguono le vaccinazioni contro la polio e il morbillo. Un conflitto, quello siriano,
che continua ogni giorno a creare morti, distruzione e profughi e che nonostante questo
sembra ancora lontano da una reale soluzione. (L.P.)