2012-12-17 08:12:09

Siria. Ban Ki-moon "preoccupato per la continua e drammatica escalation di violenza"


In Siria proseguono gli scontri tra lealisti e rivoltosi. Oltre 40mila le persone morte dall'inizio del conflitto, il 15 marzo 2011. Anche ieri si sono registrati bombardamenti e combattimenti in varie aree del Paese, mentre si è levata la forte condanna del Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che si è detto "preoccupato per la continua e drammatica escalation di violenza". Marina Calculli:RealAudioMP3

La guerra civile siriana ha finito per coinvolgere anche i palestinesi. Su Yarmouk, un campo a poco più di due km da Damasco, ieri sono piovute le bombe del regime dopo che i ribelli da sabato erano penetrati al suo interno. Da 12 giorni nel campo era esplosa una battaglia tra palestinesi sostenitori e oppositori di Assad. Hamas e l’Autorità Nazionale Palestinese hanno condannato unanimemente l’episodio definendolo un “crimine di guerra”. L’aviazione del regime, inoltre, ha bombardato ieri anche Azaz, al confine nord con la Turchia, provocando nuovo panico tra i rifugiati siriani oltre confine. Il vicepresidente Farouk al-Charaa, silente quasi dall’inizio delle rivolte, sospettato di voler disertare, ha dichiarato ieri al giornale libanese al-Akhbar che la Siria necessita di una soluzione storica. Non si tratta di difendere un regime la l’esistenza stessa della Siria mentre ogni giorno le violenze sul terreno allontanano qualsiasi opzione politica”. Mentre l’emergenza umanitaria si aggrava, l’inverno sta diventando il nuovo nemico dei rifugiati nei paesi vicini. E’ una crisi che colpisce in particolare i piccoli. Alcuni neonati sono già morti per il freddo.







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