2012-12-17 08:13:09

Egiziani in piazza contro la nuova Costituzione, in vista della seconda tornata referendaria


Resta alta la tensione in Egitto, dopo la prima tornata sabato scorso del Referendum sul nuovo progetto di Costituzione promosso dai sostenitori del presidente Morsi. Ondata di proteste da parte dei movimenti di opposizione dopo che i Fratelli musulmani già ieri mattina avevano rivendicato la vittoria dei sì. Indetta per domani una manifestazione di piazza per contestare la Costituzione. Il servizio di Roberta Gisotti:00:01:00:60

Bisognerà aspettare fino a sabato prossimo 22 dicembre, seconda giornata di voto, per conoscere l’esito referendario sul controverso testo di Costituzione, sostenuto dal partito Giustizia e Libertà, braccio politico dei Fratelli musulmani, che già ieri mattina cantavano vittoria, nonostante cifre ufficiali non ve ne siano, neanche sulla partecipazione. Finora hanno votato circa la metà degli elettori, in 10 dei 27 governatorati, e all’appello mancano ancora 25 milioni di voti. Al grido di vittoria dei Fratelli musulmani ha fatto da contraltare la denuncia di brogli da parte del Fronte di salvezza nazionale, la coalizione contraria al presidente Morsi che raggruppa i più importanti movimenti di sinistra e liberali. Irregolarità sono state anche riscontrate anche da diverse Organizzazioni non governative. Per questo il Fronte inviso al partito del presidente ha lanciato un appello alla mobilitazione, invitando tutti gli Egiziani a scendere in piazza domani “per difendere le loro libertà, evitare frodi e respingere il progetto di Costituzione”.

Ma cosa preoccupa di questo nuovo testo costituzionale, voluto dai Fratelli musulmani ed ispirato ai principi della sharia? Ce lo spiega il gesuita egiziano, padre Samir Khalil Samir, al microfono di Antonella Palermo:00:00:38:66

R. – La loro visione è che la religione islamica deve governare tutti gli aspetti della vita, sia privata che comunitaria. Privata, è una questione che riguarda ognuno, e questo è accettabile, ma imporre una determinata visione di una specifica religione questo è intollerabile. Diciamo chiaramente: la maggioranza dei musulmani non cerca questo e non lo vuole. Ma come ovunque, una minoranza attiva e fanatica può fare molto più male che la grande maggioranza.







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